L’incidenza degli effetti collaterali associati a ketorolac aumenta con l’aumentare della dose. L’uso del farmaco, soprattutto quando impiegato in modo non appropriato, può comportare complicazioni importanti quali ulcera peptica, emorragia gastrointestinale, perforazione intestinale, sanguinamento postoperatorio, insufficienza renale acuta, reazioni anafilattiche e anafilattoidi, insufficienza epatica.
Sulla base dei dati di farmacovigilanza raccolti nei 12 mesi trascorsi da gennaio 2002 a gennaio 2003 circa il 17% delle segnalazioni ha fatto riferimento ai FANS di cui 9 con più di 3 segnalazioni. In questo gruppo il ketorolac si collocava al nono posto con 3 segnalazioni, al pari di diclofenac, ibuprofene, ma mentre per ibuprofene nessuna delle segnalazioni era riferita a reazioni avverse gravi, per il ketorolac la percentuale di reazioni gravi sul totale era del 33,3% (1 di 3, emorragia gastrointestinale) e per il diclofenac il 100% (3 di 3).
Il rischio elevato di reazioni avverse gravi con ketorolac è confermato anche dalla casistica delle segnalazioni raccolte dal 1993 al 2001, da cui emerge una percentuale di segnalazioni gravi pari al 62,3% (totali reazioni avverse per ketorolac: 130) (Focus, 2002)
Nel trattamento del dolore, l’incidenza di effetti collaterali dopo somministrazione intramuscolare di ketorolac (90 mg) è risultata minore o simile all’incidenza di effetti collaterali indotti dalla somministrazione intramuscolare di morfina (12 mg) (Yee et al., 1986; O’Hara et al., 1987). La morfina è risultata provocare maggiore sedazione.
Nel trattamento del dolore di origine muscoloscheletrica la somministrazione orale di ketorolac (5-10 mg 4 volte/die) è stata associata ad un’incidenza complessiva di reazioni avverse pari a circa la metà di quella osservata con diflunisal (500 mg 2 volte/die) (Buckley, Brogden, 1990).
Gli effetti avversi correlati all’uso di ketorolac possono essere attenuati se il farmaco è somministrato alla minima dose efficace e per il minor tempo possibile per ottenere l’effetto analgesico.
Effetti collaterali osservati in caso di somministrazione orale o parenterale di ketorolac
Cardiovascolari: palpitazioni (1% somministrazione orale acuta), flushing (<1% somministrazione intramuscolare), bradicardia (anche dopo somministrazione intranasale), ipotensione, ipertensione, insufficienza cardiaca.
Centrali: sonnolenza (7% somministrazione intramuscolare, 4% somministrazione orale acuta, 3% somministrazione orale cronica), cefalea (4% somministrazione orale cronica, 2% somministrazione orale acuta, <1% somministrazione intramuscolare), capogiri (3% somministrazione orale cronica, 2% somministrazione orale acuta, <1% somministrazione intramuscolare), nervosismo (1% somministrazione orale acuta), insonnia, astenia (1% somministrazione orale acuta e cronica), parestesia, tinnito (1% somministrazione orale cronica), ipercinesia (1% somministrazione orale acuta); (poco frequenti) allucinazioni, disturbi visivi.
Gastrointestinali: dolori addominali (12% somministrazione orale cronica, 2% somministrazione orale acuta), dispepsia (11% somministrazione orale cronica, 2% somministrazione orale acuta), nausea (7% somministrazione orale cronica, 2% somministrazione orale acuta, 1% somministrazione intramuscolare), stipsi (4% somministrazione orale cronica, 1% somministrazione orale acuta), diarrea (3% somministrazione orale cronica, 2% somministrazione orale acuta), flatulenza (2% somministrazione orale cronica), vomito (1% somministrazione orale cronica, <1% somministrazione intramuscolare), xerostomia (1% somministrazione orale acuta), stomatite (1% somministrazione orale cronica), meteorismo (1% somministrazione orale cronica), disgeusia (<1% somministrazione intramuscolare); (meno frequenti) anoressia, gastrite, ulcera peptica, emorragie gastrointestinali, melena, pancreatite (Goyal, Goyal 1998; Famularo et al., 2002).
Il ketorolac può indurre tossicità gastrica e provocare ulcerazioni antriali dose-dipendenti. Sembra essere meno gastrolesivo (10-30 mg intramuscolare 4 volte/die) di acido acetilsalicilico (650 mg os 4 volte/die) (Buckley, Brogden, 1990).
Dermatologici: esantemi cutanei (1% dopo somministrazione orale cronica), orticaria, edema, angioedema, edema periorbitale, incremento della sudorazione; (rari) dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi tossica epidermica, sindrome di Lyell.
Ematologici: prolungamento del tempo di sanguinamento, porpora, trombocitopenia, epistassi, ematomi, porpora trombotica trombocitopenica-sindrome emolitico-uremica.
La porpora trombotica trombocitopenica-sindrome emolitico-uremica (PTT-SEU) è una sindrome caratterizzata da trombocitopenia, anemia, deficit neurologici, insufficienza renale e febbre. Tale sindrome è stata associata alla somministrazione di numerosi farmaci, incluso il ketorolac. In alcuni casi la sindrome riconosce un meccanismo di tossicità dose-correlato, in altri casi un meccanismo immuno-mediato.
Epatici: incremento delle transaminasi epatiche, epatite, ittero colestatico, insufficienza epatica.
Muscoloscheletrici: mialgia (1% dopo somministrazione orale acuta).
Renali: disuria, poliuria, aumento dello stimolo alla minzione, aumento di azotemia e creatininemia, sindrome uremico-emolitica, nefrite interstiziale, ritenzione urinaria, sindrome nefrosica.
Respiratori: (somministrazione nasale) fastidio alle vie nasali, rinalgia, aumento della lacrimazione, irritazione alla gola, rinite; disturbi respiratori (dopo somministrazione intramuscolare), dispnea (1% dopo somministrazione orale cronica), asma.
Sistemici: aumento della sudorazione (1%), prurito (1% dopo somministrazione orale cronica, meno dell’1% dopo somministrazione intramuscolare); edema (3% dopo somministrazione orale cronica), aumento ponderale (1% dopo somministrazione orale cronica) (Buckley, Brogden, 1990); (somministrazione intramuscolare) dolore al sito d’iniezione (2% dei pazienti), sete eccessiva, ipersensibilità.
L’ipersensibilità ai FANS si può manifestare con reazioni anafilattiche e anafilattoidi quali broncospasmo, rash cutaneo, orticaria, angioedema, edema laringeo, ipotensione. La differenza fra le reazioni anafilattiche e anafilattoidi, clinicamente non distinguibili, è dovuta al coinvolgimento delle IgE, presente nella reazione anafilattica ma non anafilattoide. Le reazioni anafilattoidi sono state riscontrate soprattutto con i FANS, gli oppiacei e i mezzi di contrasto.
Effetti collaterali osservati in caso di somministrazione oftalmica di ketorolac
Centrali: cefalea (0,1-1%).
Oftalmici: bruciore e sensazione di punture nell’occhio (>/= 10%); cheratite superficiale, edema dell’occhio o della palpebra, prurito, infezione e/o infiammazione, iperemia congiuntivale (questi effetti collaterali sono stati osservati con un’incidenza compresa fra l’1% e il 10%); ulcera corneale, infiltrazione corneale, riduzione della visione, cecità, secchezza oculare, lacrimazione eccessiva (epifora), iritite (effetti collaterali con incidenza compresa fra lo 0,1% e l’1%); danno corneale, assottigliamento, erosione, perforazione e rottura corneale (effetti collaterali osservati durante la sorveglianza postmarketing sopratutto in associazione agli steroidi topici).
Sistemici: reazioni di ipersensibilità (1-10%); asma.
Episodi di asma sono stati riportati durante la sorveglianza postmarketing in pazienti con nota sensibilità all’acido acetilsalicilico o ai FANS e in pazienti con anamnesi positiva per asma.