Sovradosaggio: la ketamina può manifestare depressione respiratoria in caso di sovradosaggio o somministrazione endovena rapida. In caso di intossicazione da ketamina sono stati riportati ansia, palpitazioni, tachicardia, dolore toracico, ipertensione, confusione, vomito, perdita di memoria, alterazione mentale, allucinazioni, nistagmo, midriasi, rabdomiolisi di grado lieve (creatinfosfochinasi 200-600 UI/L), agitazione severa responsiva al trattamento con benzodiazepine (Weiner et al., 2000). In caso di sovradosaggio, mantenere il paziente in ventilazione controllata con l’utilizzo di supporti meccanici piuttosto che di analettici, monitorare le funzioni vitali, la creatininemia, la creatinfosfochinasi e la potassiemia, evitare la stimolazione del paziente per ridurre il rischio di agitazione. Somministrare benzodiazepine (midazolam, diazepam), aloperidolo o conidina per prevenire o attenuare i sintomi psicomimetici, i sintomi simpaticomimetici e la nausea; difenidramina in caso di distonia (non frequente); benzodiazepine in caso di convulsioni (rare), eventualmente seguite da barbiturici o propofolo se le convulsioni persitono. In caso di sospetta ingestione del farmaco può essere utile somministrare carbone attivo. Se il quadro del paziente non migliora entro due ore sospettare la co-somministrazione di altre sostanze d’abuso.
Nei pazienti che abusano di ketamina, l’overdose può comportare arresto cardiaco e gravi danni cerebrali.
Tossicità riproduttiva: la ketamina non risulta essere fetotossica (Tambuscio et al., 1975). In vivo, la somministrazione dell’anestetico prima del concepimento (dose somministrata pari a 4 volte la dose media endovena impiegata nell’uomo) e durante l’organogenesi (dose somministrata pari a 2 volte la dose media endovena impiegata nell’uomo) non ha evidenziato effetti tossici rispetto ai controlli. Per verificare potenziali effetti perinatali e postnatali della ketamina, l’anestetico è stato somministrato in vivo dal 18esimo al 21esimo giorno di gravidanza (dose somministrata pari a 2 volte la dose media endovena impiegata nell’uomo): l’unico effetto osservato è stato un ritardo temporale del parto (1 giorno).
DL50: dopo somministrazione endovenosa di ketamina: 58 mg/kg (ratto); dopo somministrazione intraperitoneale: 223 mg/kg (ratto); dopo somministrazione orale: 446 mg/kg (ratto).