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Cocaina

Controindicazioni - Quando non si deve usare Cocaina?

Controindicazioni all’uso della cocaina:

1) ipersensibilità;

2) disturbi cardiovascolari, in quanto la cocaina può indurre molteplici effetti avversi a livello cardiaco e circolatorio (ischemia o infarto miocardico acuto, aritmia, morte improvvisa, miocardite, cardiomiopatia, ipertensione, rottura aortica, endocardite), specialmente nei pazienti con preesistenti disturbi cardiovascolari (Maraj et al., 2010);

3) tireotossicosi: nei pazienti tireotossici, i quali presentano una maggiore sensibilità alla stimolazione adrenergica, l’uso o l’abuso di farmaci simpaticomimetici può produrre effetti tossici (Jacobson et al., 1994);

4) epatopatie e nefropatie: la cocaina è risultata associata a tossicità epatica acuta e necrosi epatocellulare (Gourgoutis, Das, 1994); può provocare molteplici danni renali, specie in caso di abuso, tra cui insufficienza renale acuta, e può favorire la progressione dell’insufficienza renale cronica in malattia renale allo stadio terminale (Nzerue et al., 2000);

5) concomitante trattamento con adrenalina: la cocaina, inibendo il reuptake delle catecolamine a livello sinaptico (Skerman, 2005) ne può aumentare gli effetti simpaticomimetici;

6) gravidanza: non sono stati condotti studi clinici per valutare la tossicità riproduttiva della cocaina (farmaco). Tuttavia è noto che l’abuso di cocaina (droga) durante la gravidanza è associato ad un aumentato rischio di distacco di placenta, di nati morti, e di parto pretermine e può indurre complicazioni neonatali (malformazioni congenite, riduzione della crescita fetale, convulsioni, emorragie e infarto cerebrale, deficit del sistema uditivo, sindrome della morte improvvisa infantile, aritmie cardiache, enterocolite necrotizzante, e cambiamenti comportamentali) (Young et al., 1992);

7) allattamento, in quanto i bambini allattati al seno da madri che fanno uso di cocaina risultano esposti a quantità significative della sostanza (Winecker et al., 2001);

8) età pediatrica, per l’elevata tossicità della sostanza che può manifestarsi anche dopo somministrazione per via topica (Rezvani, Hartfield, 2006).