Ipotensione ortostatica: l’alfuzosin può causare ipotensione ortostatica, ovvero un abbassamento improvviso della pressione quando si assume la posizione eretta. Questo fenomeno può presentarsi anche senza la comparsa di sintomi premonitori. Quando si verifica ipotensione ortostatica il paziente deve essere messo in posizione supina fino a quando la pressione non si normalizza. Nella sorveglianza post-marketing l’alfuzosin è stato associato a collasso circolatorio in pazienti con fattori di rischio preesistenti (presenza di malattie cardiache, terapia antipertensiva in atto, età avanzata). Il rischio di ipotensione ortostatica è maggiore nei pazienti anziani.
Tumore alla prostata: il tumore prostatico e l’iperplasia prostatica benigna condividono molti dei sintomi e spesso coesistono. Ne consegue che prima di somministrare alfuzosin deve essere esclusa la presenza del tumore.
Ischemia cerebrale: la caduta pressoria indotta da alfuzosin in pazienti con problemi cerebrovascolari, anche non sintomatici, può aumentare il rischio di ictus ischemico.
Malattia coronarica: nei pazienti con malattia coronarica la terapia per l’insufficienza cardiaca deve essere continuata. Se durante la terapia con alfuzosin si manifestano attacchi anginosi o questi tendono a perdurare, il farmaco deve essere sospeso.
Insufficienza cardiaca acuta: i farmaci alfa1 antagonisti, incluso alfuzosin, devono essere usati con cautela.
Prolungamento dell’intervallo QT: i pazienti a rischio di prolungamento dell’intervallo QT dell’elettrocardiogramma (pazienti con sindrome congenita del QT lungo, pazienti con QT lungo acquisito o in terapia con farmaci noti per effetti sull’intervallo QT) devono essere monitorati durante la terapia con alfuzosin.
Insufficienza renale grave: l’esperienza clinica in pazienti con velocità di filtrazione glomerulare (eGFR) inferiore a 30 ml/min è limitata, pertanto in questi pazienti alfuzosin non dovrebbe essere somministrato (Mari et al., 2021).
Priapismo: l’alfuzosin è stato associato a priapismo. Questo evento avverso consiste in una erezione dolorosa e prolungata del pene non associata ad attività sessuale. Il priapismo se non trattato può causare impotenza permanente.
Farmaci potenti inibitori del CYP3A4 (ad esempio itraconazolo, ketoconazolo, inibitori della proteasi, claritromicina, telitromicina, nefazodone): il CYP3A4 è un enzima microsomiale coinvolto nel metabolismo di almeno il 50% dei farmaci, tra cui l’alfuzosin. La co-somministrazione di farmaci potenti inibitori del CYP3A4 con alfuzosin è da evitare.
Inibitori della fosfodiesterasi-5 (PDE5): in questa classe di farmaci solo il tadalafil è approvato per il trattamento dei sintomi dell’iperplasia prostatica benigna. La co-somministrazione con alfuzosin potrebbe causare ipotensione sintomatica. L’associazione richiede cautela.
Cataratta e rischio di sindrome dell’iride a bandiera intraoperatoria (IFIS): pazienti sottoposti all’intervento di cataratta (facoemulsificazione) in terapia con farmaci alfa1 antagonisti o trattati precedentemente con questi farmaci possono sviluppare la sindrome dell’iride a bandiera intraoperatoria (IFIS, Intra-operative Floppy Iris Syndrome). La sindrome dell’iride a bandiera è caratterizzata da iride flaccida, miosi intra-operatoria progressiva e rischio di prolasso dell’iride attraverso le incisioni eseguite per la facoemulsificazione (frammentazione ad ultrasuoni del cristallino e successiva rimozione dei frammenti). In uno studio di confronto alfuzosin-tamsulosin, entrambi farmaci alfa litici utilizzati per l’ipertrofia prostatica benigna, l’incidenza di sindrome dell’iride a bandiera intraoperatoria è risultata pari a 34,3% degli occhi trattati con tamsulosin vs 16,3% con alfuzosin vs 4,4% dei controlli (Chang et al., 2014). La sospensione di alfuzosin prima dell’intervento chirurgico oftalmico non sembra influenzare il rischio di IFIS (Settas, Fitt, 2006).
Popolazione pediatrica: l’alfuzosin non è indicato nei bambini e nei ragazzi con elevata pressione del muscolo detrusore di origine neurologica (mancanza di efficacia). Il muscolo detrusore è la porzione muscolare della parete della vescica la cui contrazione consente di espellere l’urina.
Attività che richiedono attenzione e coordinamento prolungati (es. guida di veicoli o macchinari): alfuzosin può causare, in particolare ad inizio terapia, sintomi quali ipotensione, capogiri e astenia, che potrebbero avere ripercussioni nella guida di veicoli o macchinari.
Lattosio: la presenza di questo eccipiente controindica il farmaco nei pazienti con disturbi su base ereditaria di intolleranza al galattorio, con deficit di lapp lattasi o con problemi di malassorbimento di glucosio/galattosio.
Olio di ricino idrogenato: la presenza tra gli eccipienti di olio di ricino idrogenato può provocare irritazione intestinale e diarrea.
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