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Foglietto illustrativo
EFFERALGAN 500 mg compresseCategoria farmacoterapeutica
Altri analgesici - antipiretici
Indicazioni terapeutiche
Trattamento sintomatico del dolore da lieve a moderato e delle condizioni febbrili
negli adulti e negli adolescenti. Trattamento sintomatico del dolore artrosico.
Controindicazioni
Ipersensibilità al paracetamolo o al propacetamolo cloridrato (precursore
del paracetamolo) o ad uno qualsiasi degli eccipienti. I prodotti a base di
paracetamolo sono controindicati nei pazienti affetti da grave anemia emolitica
ed inoltre nei pazienti con grave insufficienza epatocellulare e patologie epatiche
in fase attiva.
Appropriate precauzioni per l'uso
Il paracetamolo deve essere somministrato con cautela in soggetti con insufficienza
renale (clearance della creatinina >30 ml/min) o epatica.
Usare con cautela in caso di alcolismo cronico, eccessiva assunzione di alcool
(3 o più bevande alcoliche al giorno), anoressia, bulimia o cachessia,
malnutrizione cronica (basse riserve di glutatione epatico), disidratazione,
ipovolemia. Usare con cautela nei soggetti con carenza di glucosio-6-fosfato
deidrogenasi.
Durante il trattamento con paracetamolo prima di assumere qualsiasi altro farmaco
controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poiché se il
paracetamolo è assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni
avverse. Inoltre, prima di associare qualsiasi altro farmaco contattare il medico.
Vedere anche la sezione "Interazioni". In caso di reazioni allergiche
si deve sospendere la somministrazione.
Interazioni
Informare il medico o il farmacista se si è recentemente assunto qualsiasi
altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica. Il paracetamolo può
aumentare la possibilità che si verifichino effetti indesiderati se somministrato
contemporaneamente ad altri farmaci.
La somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione
della uricemia (mediante il metodo dell'acido fosfotungstico) e con quella della
glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi).
Nel corso di terapie con anticoagulanti orali si consiglia di ridurre le dosi.
I pazienti in trattamento con rifampicina, cimetidina o con farmaci antiepilettici
quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina devono usare il paracetamolo
con estrema cautela e solo sotto stretto controllo medico.
I pazienti in trattamento con fenitoina devono evitare l'assunzione di dosi
elevate e/o croniche di paracetamolo.
Deve essere presa in considerazione una riduzione della dose di paracetamolo
se somministrato contemporaneamente al probenecid.
Avvertenze speciali
Dosi elevate o prolungate del prodotto possono provocare una epatopatia ad alto
rischio e alterazioni, anche gravi, a carico del rene e del sangue.
Non somministrare durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare
l'induzione delle monoossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze
che possono avere tale effetto.
Non somministrare per più di 10 giorni consecutivi senza consultare il
medico.
L'esperienza clinica con l'uso di paracetamolo durante la gravidanza e l'allattamento
è limitata.
Gravidanza:
Il paracetamolo deve essere utilizzato durante la gravidanza solo dopo un'attenta
valutazione del rapporto rischio/beneficio. Nelle pazienti in gravidanza, la
posologia raccomandata e la durata del trattamento devono essere strettamente
osservati.
Allattamento:
Il paracetamolo è escreto in piccole quantità nel latte materno.
E' stato riportato rash nei bambini allattati al seno. Tuttavia, la somministrazione
di paracetamolo è considerata compatibile con l'allattamento al seno.
Deve, comunque, essere usata cautela nel somministrare il paracetamolo alle
donne che allattano.
Dose, modo e tempo di somministrazione
Adulti (oltre 15 anni): 1 compressa 3-4 volte al giorno.
Nei casi più gravi, il dosaggio giornaliero può essere aumentato
a 3 g (2 compresse 3 volte al giorno).
Bambini da 13 a 15 anni : 1 compressa 1-3 volte al giorno.
L'intervallo tra le diverse somministrazioni non deve essere inferiore alle
4 ore.
Sovradosaggio
Esiste il rischio di intossicazione, specialmente nei pazienti con malattie
epatiche, in caso di alcolismo cronico, nei pazienti affetti da malnutrizione
cronica, e nei pazienti che ricevano induttori enzimatici. In questi casi il
sovradosaggio può essere fatale.
I sintomi generalmente appaiono entro le prime 24 ore e comprendono: nausea,
vomito, anoressia, pallore, malessere e diaforesi. Il sovradosaggio con ingestione
acuta di 7,5 g o più di paracetamolo negli adulti e 140 mg/kg di peso
corporeo nei bambini, causa citolisi epatica che può evolvere verso la
necrosi completa irreversibile, che comporta insufficienza epatocellulare, acidosi
metabolica ed encefalopatia che possono portare al coma e alla morte. Contemporaneamente,
si osservano livelli aumentati delle transaminasi epatiche (AST, ALT), della
lattato deidrogenasi e della bilirubina, insieme ad una diminuzione del valore
della protrombina che può mostrarsi da 12 a 48 ore dopo la somministrazione.
Sintomi clinici di danno epatico si manifestano di solito già dopo uno
o due giorni, e raggiungono il massimo dopo 3 - 4 giorni.
Misure di emergenza
- Ospedalizzazione immediata.
- Prima di iniziare il trattamento prelevare un campione di sangue per determinare
i livelli plasmatici di paracetamolo, il prima possibile, ma non prima di 4
ore dopo il sovradosaggio.
- Eliminazione rapida del paracetamolo tramite lavanda gastrica.
- II trattamento in seguito ad un sovradosaggio include la somministrazione
dell'antidoto, l'N-acetilcisteina (NAC), per via endovenosa od orale, se possibile,
entro 8 ore dall'ingestione. L'NAC può, tuttavia, dare un certo grado
di protezione anche dopo 16 ore.
- Trattamento sintomatico.
Devono essere effettuati dei test epatici all'inizio del trattamento, che saranno
ripetuti ogni 24 ore. Nella maggior parte dei casi, le transaminasi epatiche
ritornano nella norma in una o due settimane con una piena ripresa della funzionalità
epatica. Nei casi molto gravi, tuttavia, può essere necessario il trapianto
epatico.
In caso di ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva di EFFERALGAN avvertire immediatamente il medico o rivolgersi al più vicino ospedale.
SE HA QUALSIASI DUBBIO SULL'USO DI EFFERALGAN, RIVOLGERSI AL MEDICO O AL FARMACISTA.
Effetti indesiderati
Come tutti i medicinali, EFFERALGAN può causare effetti indesiderati
sebbene non tutte le persone li manifestano.
Con l'uso di paracetamolo sono state segnalate reazioni cutanee di vario tipo
e gravità inclusi casi di eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson
e necrolisi epidermica.
Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità quali ad esempio angioedema,
edema della laringe, shock anafilattico. Inoltre, sono stati segnalati i seguenti
effetti indesiderati: trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi, alterazioni
della funzionalità epatica ed epatiti, alterazioni a carico del rene
(insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria), reazioni
gastrointestinali e vertigini.
La tabella sottostante elenca le reazioni avverse, alcune delle quali già
precedentemente menzionate, associate alla somministrazione di paracetamolo,
derivanti dalla sorveglianza successiva alla commercializzazione. La frequenza
delle reazioni avverse riportate di seguito non è nota.
Alterazione del sangue e sistema linfatico |
Trombocitopenia |
Alterazione dell'apparato gastrointestinale |
Diarrea |
Alterazioni del sistema epatobiliare | Aumento degli enzimi epatici |
Alterazioni del sistema immunitario |
Shock anafilattico |
Indagini diagnostiche |
Diminuzione dei valori dell'INR |
Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo |
Orticaria |
Alterazioni del sistema vascolare | Ipotensione (come sintomo di anafilassi) |
Scadenza e Conservazione
Scadenza: vedere la data di scadenza indicata sulla confezione. La data di scadenza
indicata si riferisce al prodotto in confezionamento integro correttamente conservato.
Attenzione: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata
sulla confezione.
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
I medicinali non devono essere gettati nell'acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chiedere al farmacista come eliminare i medicinali che non si utilizzano più. Questo aiuterà a proteggere l'ambiente.
TENERE IL MEDICINALE FUORI DALLA PORTATA E DALLA VISTA DEI BAMBINI
Composizione
Una compressa contiene: Principio attivo: paracetamolo 500 mg.
Eccipienti: ipromellosa, povidone, croscarmellosa sodica, gliceril beenato,
cellulosa microcristallina, magnesio stearato.
Forma farmaceutica e contenuto
Compresse per uso orale. Scatola da 16 compresse.
Titolare dell'Autorizzazione all'immissione in Commercio
Bristol-Myers Squibb S.a.r.l. - Rueil Malmaison (Francia), rappresentata in
Italia da Bristol-Myers Squibb S.r.l. -Via del Murillo, km 2,800 - Sermoneta
(LT)
Produttore
Bristol-Myers Squibb S.a.r.I., Avenue du Docteur Jean Bru 304, Agen, Francia
Data dell'ultima revisione dei foglio illustrativo da parte dell'Agenzia Italiana del Farmaco: Marzo 2009