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cortisone

Cortone Acetato

Tossicità - Qual è la tossicità di cortisone?

Sovradosaggio: sono stati descritti casi di emboli sistemici di tessuto adiposo quali possibili complicanze da iperdosaggio di cortisonici.

Tossicità da sospensione: si può manifestare tossicità da sospensione, dopo trattamenti prolungati, con insufficienza adrenocorticale acuta. Il quadro sintomatico comprende: malessere, debolezza muscolare, turbe mentali, dolori articolari e muscolari, desquamazione della cute, dispnea, anoressia, nausea, vomito, febbre, ipoglicemia, ipotensione, disidratazione, talora morte.
Può manifestarsi ipertensione intracranica con cefalea e vomito e papilloedema causato da edema cerebrale.
Il trattamento dell’insufficienza adrenocorticale acuta prevede la somministrazione e.v. di idrocortisone sodio succinato (100-300 mg seguiti da 100 mg ogni 8 ore) e di infusioni di destrosio in soluzione fisiologica salina.

Tossicità riproduttiva: l’FDA pone il cortisone in classe C di rischio teratogeno (farmaci per i quali studi sugli animali hanno rilevato effetti dannosi sul feto (teratogenico, letale o altro) e non ci sono studi controllati in donne oppure non sono disponibili studi né sull'uomo né sull’animale. Il farmaco dovrebbe essere dato solo se il potenziale beneficio giustifica il potenziale rischio per il feto).
I corticosteroidi non risultano associati a malformazioni congenite quali palatoschisi o labbro leporino. In caso di somministrazione prolungata o ripetuta in donne in gravidanza, i corticosteroidi per via sistemica possono ritardare la crescita fetale; questo effetto non è stato evidenziato in caso di somministrazione sistemica di breve durata (es: profilassi della sindrome da distress respiratorio neonatale). La somministrazione sistemica prolungata di cortisonici nelle donne in gravidanza può indurre soppressione surrenalica neonatale, che nella maggior parte dei bambini si risolve spontaneamente.