Negli studi clinici, l’effetto avverso riportato con maggiore frequenza in seguito all’assunzione di zopiclone è stata la sensazione di sapore metallico e amaro in bocca, che in alcuni casi ha causato interruzione della terapia; tali alterazioni gustative in genere scompaiono spontaneamente o con la sospensione del trattamento (Fleming et al., 1990; Fontaine et al., 1990; Allain et al., 1991).
L’assunzione di zopiclone può causare sedazione, amnesia anterograda, reazioni paradosse (agitazione, irrequietezza, aggressività, collera); sonnambulismo e comportamenti analoghi durante il sonno.
L’impiego di zopiclone per lunghi periodi può portare allo sviluppo di dipendenza fisica e psichica.
In caso di brusca interruzione di un trattamento prolungato con zopiclone si possono manifestare sintomi di rimbalzo o sindrome da astinenza, caratterizzati da irritabilità, disturbi temporanei del sonno (Dorian et al., 1983), ansia, mialgie, tremori, agitazione, confusione, tachicardia, convulsioni isolate (rare).
Centrali: sonnolenza diurna residua, riduzione dello stato di veglia, confusione, affaticamento, cefalea, vertigini, amnesia anterograda, sonnambulismo, irritabilità, aggressività, agitazione, confusione, allucinazioni, cefalea, alterazioni del comportamento.
Dermatologici: prurito, rash, orticaria.
Ematici: (molto raro) angioedema.
Epatici: (molto raro) aumento delle transaminasi e della fosfatasi alcalina.
Gastrointestinali: sensazione di sapore amaro e metallico in bocca, nausea, xerostomia.
Muscoloscheletrici: ipotonia muscolare.
Sistemici: (molto raro) reazioni anafilattiche.