Riportiamo di seguito la posologia dello ziprasidone nelle diverse indicazioni terapeutiche.
Schizofrenia, episodi maniacali o misti associati a disturbo bipolare
Orale.
Adulti: dose di 80 mg/die di ziprasidone da dividere in due somministrazioni giornaliere (40 mg due volte al giorno) da assumere a stomaco pieno. La dose raccomandata può essere successivamente modificata in base alle condizioni cliniche del paziente, fino ad un massimo di 160 mg/die (80 mg 2 volte al giorno). Se le condizioni cliniche del paziente lo richiedono, la dose massima raccomandata può essere raggiunta già al terzo giorno di trattamento. La scheda tecnica raccomanda di non superare la dose massima in quanto il profilo di sicurezza con dosi superiori a 160 mg/die non è stato confermato (lo ziprasidone è associato ad un prolungamento dose-dipendente dell’intervallo QT).
Nella terapia di mantenimento della schizofrenia, i pazienti devono essere trattati con la dose minima efficace; la scheda tecnica notifica che, in molti casi, può essere sufficiente una dose da 20 mg/due volte al giorno di ziprasidone. L'approvazione nella terapia di mantenimento della mania si è basata su uno studio in doppio cieco, randomizzato e controllato verso placebo, della durata di 6 mesi nel quale lo ziprasidone (80-160 mg/die) è stato impiegato in aggiunta al litio e al valproato in pazienti adulti rispondenti ai criteri del DSM-IV (Manual and Statistical Manual of Mental Disorder, IV edizione) per il disturbo bipolare di tipo I (Citrome, 2010).
Agitazione acuta in pazienti schizofrenici
Intramuscolare.
Adulti: la dose raccomandata negli adulti è di 10 mg di ziprasidone da somministrare al bisogno fino alla dose massima di 40 mg/die. Dosi di 10 mg possono essere somministrate ogni 2 ore. In alcuni pazienti può essere necessario somministrare una dose iniziale di 20 mg, in questo caso la dose successive di ziprasidone di 10 mg deve essere somministrata dopo 4 ore (Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA, 2014). Successivamente, possono essere somministrate dosi da 10 mg ogni 2 ore fino ad un massimo di 40 mg/die. La somministrazione intramuscolare di ziprasidone per più di 3 giorni consecutivi non è consigliata.
Il trattamento con la formulazione intramuscolare deve essere utilizzato solo nei pazienti adulti per i quali il trattamento con una formulazione orale è ritenuto inadeguato.
Non somministrare lo ziprasidone per via endovenosa.
Mania bipolare
Orale.
Bambini, ragazzi (età: 10-17 anni): la terapia prevedeuna singola dose orale da 20 mg il primo giorno di trattamento, da assumere ai pasti. A partire dal secondo giorno la dose giornaliera di ziprasidone deve essere divisa in due somministrazioni da assumere sempre ai pasti. La dose di ziprasidone deve essere individualizzata (titolata) nell’arco di 1-2 settimane ad un regime target 120-160 mg/die nei pazienti con peso corporeo =/> 45 kg, di 60-80 mg/die per i pazienti con peso corporeo < 45 kg. Successivamente la dose di ziprasidone deve essere adeguata alle condizioni cliniche del paziente nell’ambito di un regime terapeutico di 80-160 mg/die per i pazienti con peso corporeo =/> 45 kg, di 40-80 mg/die per i pazienti di peso < 45 kg. Negli studi clinici sono state somministrate dosi asimmetriche, con dosi mattutine inferiori di 20-40 mg rispetto alle dosi serali. Poiché il profilo di sicurezza dello ziprasidone non è stato valutato per dosi superiori a quelle massime raccomandate in base al peso corporeo, non somministrare dosi superiori a 160 mg/die se il peso è uguale o maggiore a 45 kg; a 80 mg/die se il peso è inferiore a 45 kg.
Non è consigliata la somministrazione di ziprasidone per via intramuscolare neibambini e negli adolescenti in quanto la sicurezza e l’efficacia della forma iniettabilein queste classi di pazienti non sono state stabilite.
Pazienti anziani
Nei pazienti anziani (età > 65 anni) non è richiesto alcun aggiustamento del dosaggio orale di ziprasidone; tuttavia, per le limitate informazioni sull’efficacia e sicurezza di ziprasidone in questa popolazione, la somministrazione del farmaco nei pazienti con oltre 65 anni di età richiede cautela. Non è consigliata la somministrazione di ziprasidone per via intramuscolare in quanto la limitata esperienza clinica non è in grado di fornire raccomandazioni sulla posologia da utilizzare in questi pazienti.
Pazienti con insufficienza renale
Nei pazienti con insufficienza renale non è richiesto un aggiustamento del dosaggio per lo ziprasidone in quanto non sono stati osservati aumenti dell’esposizione al farmaco in caso di ridotta funzionalità renale. Non è noto l’effetto dell’insufficienza renale sull’esposizione ai metaboliti di ziprasidone in questi pazienti.
La scheda tecnica sottolinea che ziprasidone intramuscolare non è stato studiato adeguatamente nei pazienti con compromissione renale, e suggerisce cautela anche in considerazione del fatto che l’eccipiente sulfobutil etere beta-ciclodestrina sodica è prevalentemente eliminato tramite filtrazione renale.
Ziprasidone non viene rimosso dall’emodialisi.
Pazienti con insufficienza epatica
L'esperienza con ziprasidone nei pazienti con insufficienza epatica è limitata ma è prevedibile un incremento dell’esposizione sistemica al farmaco, come nel caso di altri antipsicotici eliminati prevalentemente tramite metabolismo epatico (Caccia, 2011; 2013). Pertanto la scheda tecnica suggerisce di utilizzare ziprasidone orale con estrema cautela nei pazienti con insufficienza epatica, valutando l’utilizzo di dosi inferiori a quelle normalmente utilizzate nella pratica clinica. Non si conosce l’effetto dell’insufficienza epatica sull’esposizione ai metaboliti di ziprasidone.
La scheda tecnica specifica che l’utilizzo di ziprasidone intramuscolare non è stato studiato adeguatamente in questa popolazione di pazienti.