Controindicazioni all’uso del Warfarin:
1) ipersensibilità al farmaco;
2) gravidanza, in quanto gli antagonisti della vitamina k (warfarin, acenocumarolo, fenindione) sono teratogeni (Schaefer et al., 2006);
3) tendenza alle emorragie, ulcerazioni attive, sanguinamenti in atto, procedure che possono determinare sanguinamenti (es. puntura lombare) in quanto la terapia anticoagulante è associata al rischio di emorragie, potenzialmente anche fatali;
4) discrasie ematiche (es. anemia, leucopenia, agranulocitosi), perchè in presenza di tali patologie si può avere un aumento del tempo di protrombina e quindi del rischio di emorragie;
5) operazioni recenti o previste a carico del SNC, dell’occhio, o di traumi associati a grandi ferite esposte (il warfarin aumenta il rischio di emorragia durante e dopo l’intervento chirurgico);
6) emorragia cerebrovascolare, aneurisma cerebrale, aneurisma dissecante dell’aorta, in quanto le patologie cerebrovascolari costituiscono un fattore predisponente alle emorragie;
7) pericardite, effusione pericardica, endocarditi batteriche, in quanto le gravi malattie cardiache costituiscono un fattore predisponente alle emorragie;
8) minaccia d’aborto (il warfarin può favorire l’aborto), eclampsia e pre-eclampsia (l’ipertensione favorisce le emorragie);
9) inadeguatezza delle strutture di laboratorio, mancanza di collaborazione da parte del paziente (es. pazienti anziani, alcolisti, psicotici) (la somministrazione di warfarin richiede frequenti monitoraggi della coagulabilità ematica);
10) concomitante terapia con iperico, in quanto esso diminuisce le concentrazioni plasmatiche e di conseguenza l’effetto del warfarin (Madabushi et al., 2006);
11) ipertensione maligna (aumenta il rischio di emorragia);
12) deficit di proteina C (rischio di necrosi cutanea da warfarin);
13) poliartrite.