Sovradosaggio: la massima dose giornaliera di vitamina E (tocoferolo) di cui sono stati studiati gli effetti corrisponde a 1 g/die. Se la vitamina E viene assunta in dosi superiori a quelle raccomandate si può andare incontro a sintomi di tipo gastrointestinale, sensazione di stanchezza e debolezza, mal di testa, problemi visivi, tromboflebite (coaguli di sangue nelle vene superficiali), trombosi polmonare e creatinuria (perdita di creatina nelle urine). In alcuni pazienti con tromboflebite è stata osservata un’associazione con l’assunzione di abbondanti quantità di vitamina E, tuttavia non si conosce il meccanismo attraverso cui la vitamina E potrebbe provocare eventi trombotici (Roberts, 1979).
Tossicità cronica: in un esperimento condotto sui ratti l’assunzione continua di dosi di vitamina E minori di 130 mg/kg (per 60 giorni) o minori di 100 mg/die (per 19 settimane) è risultata tollerabile.
Mutagenicità: in uno studio condotto su cellule in coltura è stato osservato che il pretrattamento con vitamina E non ha influenza sui danni al DNA causati dall’esposizione ai raggi UV (Sugiyama et al., 1992).
Tossicità riproduttiva: l’assunzione di quantità elevate (maggiori della dose raccomandata di 400 mg/die) di vitamina E durante il primo trimestre di gravidanza è associata a una diminuzione del peso medio del neonato al momento della nascita (Boskovic et al., 2005).
DL50: in seguito a somministrazione orale la DL50 nel cane è pari a 320 mg/kg, mentre nel ratto 5000 mg/kg.