La vitamina E (tocoferolo) è indicata per il trattamento degli stati di carenza associati a malassorbimento e per la prevenzione dei rischi legati a una eccessiva perossidazione dei lipidi cellulari. (leggi)
Riportiamo di seguito la posologia della vitamina E (tocoferolo) nelle diverse indicazioni terapeutiche. (leggi)
La vitamina E (tocoferolo) è controindicata in caso di ipersensibilità. (leggi)
Si raccomanda una particolare sorveglianza clinica dei pazienti che assumono contemporaneamente farmaci digitalici, in quanto la vitamina E (tocoferolo) potenzia indirettamente l’azione di tali farmaci. (leggi)
L’assunzione contemporanea di vitamina E (tocoferolo) può influire e alterare l’effetto dei farmaci acido acetilsalicilico, tamoxifene e ciclosporina A. (leggi)
Le reazioni avverse che possono comparire in seguito all’assunzione di vitamina E (tocoferolo) sono state individuate grazie alle segnalazioni raccolte dalla sorveglianza post-marketing, pertanto non si conosce la frequenza con cui si presentano. (leggi)
La massima dose giornaliera di vitamina E (tocoferolo) di cui sono stati studiati gli effetti corrisponde a 1 g/die. (leggi)
Con il termine vitamina E si indica un gruppo di molecole liposolubili che mostrano una potente attività antiossidante: i tocoferoli alfa, beta, gamma e delta. (leggi)
In seguito all’assunzione orale la vitamina E (tocoferolo) viene assorbita durante il passaggio attraverso l’intestino, con una biodisponibilità compresa tra il 20 e il 40%. (leggi)
La formula bruta della vitamina E (tocoferolo) è C29H50O2. (leggi)
Le informazioni contenute nella ricerca Pharmamedix dedicata alla vitamina E (tocoferolo) sono state analizzate dalla redazione scientifica con riferimento alle fonti seguenti. (leggi)
Vitamina E (Tocoferolo) è prescrivibile nelle specialità commerciali Armilla, Rigentex, Vedrop, Sursum, Rovigon, Tocalfa, Vitalipid, Envitavit, Cernevit. (leggi)
La vitamina E, a differenza delle altre vitamine, che sono importanti cofattori enzimatici, svolge una funzione antiossidante.
Essendo una molecola liposolubile l’azione antiossidante di questa vitamina protegge principalmente dagli effetti dannosi dei lipidi perossidi, che possono essere dannosi per i neuroni motori, con lo sviluppo di neuropatia periferica, per il processo aterosclerotico, associate a problemi cardiovascolari ed, in generale, sull’ageing (invecchiamento) e sulla trasformazione neoplastica delle cellule.
La terapia con vitamina E, pertanto, è indicato in caso di carenza della stessa, a causa del malassorbimento, e per prevenire la perossidazione lipidica. In associazione alla vitamina A (retinolo) è importante per prevenirne l’ossidazione, preservandone più a lungo la funzionalità e l’effetto terapeutico sulla degenerazione di alcuni tessuti, in particolare la retina.
La vitamina E è assunta per via orale, con un dosaggio compreso tra 100 e 400 mg/die. In associazione a vitamina A il dosaggio è invece compreso tra 30 e 70 mg/die.
Viene assorbita nell’intestino insieme ai lipidi e trasportata nel sangue in associazione alle lipoproteine. In seguito è escreta attraverso la bile e, in minima parte, glucoronidata ed escreta nelle urine.
Nei pazienti che assumono anticoagulanti come il warfarin o che presentano carenze di vitamina K l’assunzione di vitamina E è associata ad un aumento del rischio emorragico, poichè la vitamina E è un’antagonista della vitamina K, fondamentale per il processo di coagulazione del sangue.
L’assunzione di vitamina E ha un’influenza sull’assunzione contemporanea di farmaci digitalici, insulina, acido acetilsalicilico, tamoxifene, ciclosporina A; inoltre aumenta l’assorbimento della vitamina A.
Il sistema di farmacovigilanza post-marketing ha evidenziato che le reazioni avverse associate alla terapia con vitamina E possono essere dispnea, problemi dermatologici come orticaria, prurito, edema, bolle e probelmi gastrointestinali con dolori addominali, nausea, diarrea e flatulenza.
In caso di sovradosaggio oltre a queste reazioni possono insorgere problemi visivi, stanchezza, trombosi a livello delle vene o polmonare e creatinuria.
Non sono noti effetti di tossicità acuta o cronica della vitamina E, nè effetti mutageni o cancerogeni. La DL50 è pari a 320 mg/kg nel cane e 5000 mg/kg nel ratto.
È stato osservato che la somministrazione di vitamina E durante il primo trimestre gestazionale è associato a una diminuzione del peso del neonato alla nascita.
Durante la gravidanza si consiglia di consultare il medico per l’assunzione di vitamina E ed è controindicata la sua assunzione in associazione a vitamina A.