Sovradosaggio: in letteratura non sono riportati casi di sovradosaggio da vaccino influenzale stagionale; è comunque improbabile che possa avere alcun effetto indesiderato.
Gravidanza: in gravidanza, specie nell’ultimo trimestre, una quota consistente di anticorpi materni IgG viene normalmente trasferita per via transplacentare dalla madre al feto, svolgendo una documentata azione protettiva. La somministrazione del vaccino antinfluenzale alla gestante assicura attraverso la risposta immunitaria materna, la copertura del neonato verso la malattia infettiva. La vaccinazione della madre (immunizzazione materna) avrebbe anche il vantaggio di favorire la liberazione di IgA secretorie nel latte materno, aumentando ulteriormente le possibilità di protezione del neonato se allattato al seno. La vaccinazione antinfluenzale nella donna che allatta riduce del 60%il rischio di influenza nel bambino rispetto a nessuna vaccinazione (LactMed, 2024)
Negli studi a disposizione la vaccinazione antinfluenzale con virus inattivato è risultata avere un profilo di tossicità accettabile nelle donne in gravidanza (Centers for Disease Control and Prevention – CDC, 2017). La vaccinazione con vaccino antinfluenzale stagionale inattivato non è risultata interferire né sulle modalità del parto né sull’epoca dello stesso, non ha comportato l’insorgenza di eventi imprevisti in numero superiore ai controlli e non ha influenzato lo sviluppo e le condizioni di salute del bambino nei primi 6 mesi di vita (Munoz et al., 2005). L’analisi dei livelli degli anticorpi contro i virus influenzali, dopo vaccinazione della madre, nel bambino di 2 mesi ha evidenziato livelli teoricamente protettivi per almeno tutto il primo semestre di vita (Englund, 2003).
Nelle donne in gravidanza l’influenza tende a decorrere in modo più complesso di quanto non si verifichi nell’adulto sano, con possibili conseguenze negative nel bambino. Nel terzo trimestre di gravidanza l’ospedalizzazione per complicanze influenzali sembra presentarsi con frequenza sovrapponibile a quella dei soggetti a rischio, cioè portatori di patologia cronica grave, con probabilità di decesso superiore a quella registrata nella popolazione generale (Munoz, Englund, 2001). Secondo il gruppo del Kaiser Permanente Vaccine Study Center comunque la vaccinazione con vaccino antinfluenzale in gravidanza non comporterebbe una minor probabilità, rispetto a donne gravide non vaccinate, di essere sottoposta a visita medica per malattia simil-influenzale o di essere ricoverata (Black et al., 2004).