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Vaccino Influenza Stagionale

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Indicazioni - Quali sono le indicazioni terapeutiche di Vaccino Influenza Stagionale?

Il vaccino per il virus influenzale stagionale è indicato per la profilassi dell’influenza stagionale.

Il Ministero della Salute, anche per la stagione influenzale 2024-2025, raccomanda la vaccinazione antinfluenzale per gli adulti, i ragazzi e i bambini, a partire dai 6 mesi di età, senza controindicazioni al vaccino. Nei bambini con età inferiore ai 6 mesi il vaccino attualmente disponibile non conferisce una protezione sufficiente, perché non riesce a stimolare adeguatamente il sistema immunitario (non sufficientemente immunogenico). 

Categorie di persone per cui è raccomandato il vaccino per l’influenza stagionale
La vaccinazione è raccomandata e offerta gratuitamente per le seguenti categorie di persone (Ministero della Salute, 2024):

1) persone con età ≥60 anni;

2) adulti e bambini (età: 7-60 anni) affetti da patologie croniche a carico dell’apparato respiratorio (incluso asma, displasia broncopolmonare, fibrosi cistica, broncopatia cronico ostruttiva-bpco), malattie dell’apparato cardio-circolatorio (incluso cardiopatie congenite e acquisite), diabete mellito e altre malattie metaboliche, persone che soffrono o hanno sofferto di neoplasia, malattie renali con insufficienza renale, malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali, epatopatie croniche, malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV, patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici, patologie associate ad un aumento del rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie;

3) bambini sani di età tra 6 mesi e 6 anni compresi;

4) bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale;

5) donne in gravidanza o che si trovano, all’inizio della stagione epidemica, nel periodo postpartum. Diversi studi hanno messo in evidenza il maggior rischio di serie complicazioni in seguito all'influenza, anche in assenza di condizioni mediche predisponenti, per le donne nel terzo trimestre di gravidanza o nelle prime fasi del puerperio (i vaccini antinfluenzali approvati in Italia per la popolazione adulta sono a base di virus uccisi o di subunità virali e non comportano, quindi, in nessuna fase della gravidanza, i rischi connessi all’impiego di vaccini a base di virus vivi attenuati; il vaccino vivo inattivato per la somministrazione intranasale è approvato nella fascia di età 2-17 anni ed è controindicato in gravidanza);

6) pazienti di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti;

7) medici e personale sanitario di assistenza;

8) familiari o personale di assistenza di soggetti ad alto rischio;

9) personale addetto a servizi pubblici di primario interesse collettivo;

10) personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani;

11) donatori di sangue.

Copertura del vaccino per l’influenza stagionale
In presenza di una buona corrispondenza fra formulazione del vaccino e ceppi virali circolanti durante la stagione influenzale, l’efficacia del vaccino è compresa fra il 70% e il 90% per la popolazione adulta sana ed è compresa fra il 60% e il 70% per la popolazione pediatrica fino ai 16 anni di età. Nella popolazione anziana, la riduzione della mortalità legata all’infezione da virus influenzale stagionale è pari al 23-75% per gli anziani che vivono in comunità e pari al 23-79% per gli anziani che vivono in strutture per lunga degenza.
Gli obiettivi della campagna vaccinale stagionale contro l’influenza sono legati alla riduzione del rischio di malattia, ospedalizzazione e morte dell’individuo e ai costi per la società che ne derivano. La copertura vaccinale dovrebbe raggiungere il minimo valore del 75% e il valore ottimale del 95%, specialmente nei gruppi a rischio e negli anziani, secondo quanto stabilito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e secondo il Piano nazionale prevenzione vaccinale (PNPV). Poiché è noto che i vaccini influenzali funzionano meglio nei bambini e negli adulti sani rispetto alle persone anziane, la copertura vaccinale di queste categorie di persone fornisce una protezione aggiuntiva alla vaccinazione diretta degli anziani. La campagna di vaccinazione, negli anni passati, aveva inizio dalla metà di ottobre e proseguiva fino a fine dicembre. Per la stagione influenzale 2024-2025, come già per le due stagioni precedenti, il Ministero della Salute raccomanda di anticipare la campagna vaccinale ai primi di ottobre e di offrire la vaccinazione in qualsiasi momento della stagione influenzale (Ministero della Salute, 2024).

Vaccino inattivato (VII)
I vaccini antinfluenzali inattivati approvati in Italia sono una miscela di vaccini a virus split e a subunità. Nel vaccino a virus split, il virus è reso inattivo in seguito a trattamento con un detergente. Nel vaccino a subunità, due antigeni virali che inducono la risposta immunitaria, cioè l’emoagglutinina (HA) e la neuraminidasi (NA), subiscono un processo di purificazione più drastico. I vaccini inattivati sono raccomandati anche per le donne in gravidanza. I vaccini inattivati sono ottenuti tramite replicazione del virus in uova embrionate di pollo, se non diversamente specificato (Ministero della Salute, 2023)

Vaccino inattivato adiuvato con MF59 (VIA): il vaccino antinfluenzale adiuvato è usato esclusivamente per la profilassi dell’infezione da virus influenzale in pazienti con età pari o superiore a 50 anni. Il vaccino influenzale adiuvato con MF59 (emulsione olio in acqua dove la fase oleoso è composta da squalene) non solo è più immunogenico dei vaccini non adiuvati ma conferisce anche protezione contro i ceppi virali eterovarianti; ciò si traduce nella possibilità di aumentare l’efficacia della profilassi, senza aumentare i dosaggi o il numero delle dosi di vaccino influenzale, riducendo quindi il rischio di eventi avversi.

Vaccino vivo attenuato per la somministrazione intranasale (LAIV): questo vaccino è disponibile in commercio negli USA (specialità medicinale FluMist) e in Europa (specialità medicinale Fluenz); in Italia è stato autorizzato durante la campagna vaccinale 2020-2021 (Ministero della Salute, 2021). Il vaccino antinfluenzale per via nasale approvato dalla FDA è indicato per la profilassi dell’influenza stagionale negli individui sani, non in stato di gravidanza, di età compresa fra 2 e 49 anni; l’analogo vaccino approvato dall’EMEA (dicembre 2013) è indicato per la profilassi dell’influenza stagionale negli individui sani di età compresa tra 2 e 18 anni. Nei bambini il vaccino vivo attenuato per la somministrazione nasale è risultato più efficace del vaccino inattivato, mentre nella popolazione adulta si è verificato il contrario (Belshe et al., 2007; Monto et al., 2009). 

Vaccino inattivato quadrivalente su colture cellulari (VIQCC): è un vaccino quadrivalente che contiene due virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e due virus di tipo B, approvato per l’uso negli adulti e nei bambini con più di 2 anni (Ministero della Salute, 2024).

Vaccino quadrivalente a DNA ricombinante (VIQr): è un vaccino che contiene gli antigeni virali ottenuti per via sintetica (con la tecnologia del DNA ricombinante), non dal virus. Questo tipo di vaccino è indicato per i pazienti adulti (età ≥18 anni) (Ministero della Salute, 2024)

Vaccino ad alto dosaggio (VIQHD): è un vaccino quadrivalente che contiene due virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e due virus di tipo B, in cui la quantità di emoagglutinina (HA) per ciascun tipo di virus è pari a 60 mcg. La maggior quantità di emoagglutinina rispetto al vaccino standard garantisce una risposta immunitaria maggiore. Il vaccino è indicato per le persone con età uguale o superiore a 60 anni (Ministero della Salute, 2024).