Sovradosaggio: casi di sovradosaggio (overdose) di trimebutina riportati in letteratura, compresi gli errori di dosaggio, riportati in bambini e giovani adulti, hanno portato a manifestazioni prevalentemente neurologiche (coma, sonnolenza e convulsioni) e cardiache (bradicardia, tachicardia ventricolare, ipertensione arteriosa) (Prescrire International, 2013; Pain et al., 2013).
Non esiste un antidoto specifico per la trimebutina. Il trattamento dell’intossicazione è sintomatico.
Nel periodo compreso tra il 1993 ed il 2011, i centri regionali francesi di farmacovigilanza e di tossicodipendenza hanno registrato 12 casi di dipendenza da trimebutina maleato (10 con formulazioni iniettabili e 2 con formulazioni orali), a seguito di sovradosaggio intenzionale (Prescrire International, 2013). I pazienti riferirono sensazione di euforia e benessere dopo la somministrazione del farmaco.
DL50: dopo somministrazione orale: >5000 mg/kg (ratto); 3230 mg/kg (topo) (Pfizer, 2009). Dopo somministrazione endovena: 43 mg/kg (topo); 16 mg/kg (ratto). Dopo somministrazione intraperitoneale: 500 mg/kg (topo); 550 mg/kg (ratto).