La senna è un lassativo stimolante antrachinonico vegetale; viene prodotta dalla Cassia acutifolia e dalla Cassia angustifolia appartenenti alla famiglia delle Leguminosae.
Gli antrachinoni sono derivati glicosidici contenuti in senna, cascara, rabarbaro ed aloe. Gli antrachinoni sono derivati dell'antracene e sono formati da una porzione zuccherina e una non zuccherina, l'aglicone (antrone) che rappresenta la molecola farmacologicamente attiva.
In vivo, i glicosidi della senna, i sennosidi A e B, possono essere considerati come profarmaci che raggiungono intatti il colon dove i batteri idrolizzano il legame glicosidico del sennoside rilasciando il derivato antrachinonico attivo, il reinantrone.
I lassativi antrachinonici esercitano la loro azione irritando la mucosa dell'intestino crasso e aumentando il tono della muscolatura liscia attraverso lo stimolo dei gangli nervosi intraparietali; inibiscono l'attività dell'ATPasi Na+/K+ dipendente, determinando un accumulo di acqua ed elettroliti nel lume intestinale del colon (Orrego, Spero, 1989). L'effetto si manifesta dopo circa 8-10 ore dall'assunzione orale, ciò in funzione del tempo necessario per l'arrivo nel colon e la biotrasformazione metabolica nei composti attivi.
La senna stimola anche la motilità colica e riduce il tempo di transito intestinale (Godding, 1988). L'azione sulla motilità intestinale si manifesta indipendentemente e in tempi diversi dall'aumentata secrezione di fluidi (Leng-Peschlow, 1986).
La senna è utilizzata nel trattamento della costipazione indotta dagli analgesici oppioidi (Maguire et al., 1981).