Cardiovascolari: tachicardia (in pazienti con frequenza cardiaca nella norma), bradicardia (nei pazienti con preesistente tachicardia sinusale), aritmie, ipertensione o vasodilatazione periferica con conseguente riduzione della pressione arteriosa, ischemia miocardica.
Sebbene la maggior parte delle segnalazioni di ischemia miocardica associate a salbutamolo siano state riscontrate nei pazienti trattati con il farmaco in caso di parto prematuro, il rischio di ischemia sembrerebbe interessare anche i pazienti che assumono il salbutamolo per patologie respiratorie.
Centrali: cefalea, tremori alle dita e alle mani, vertigini, insonnia, allucinazioni (evidenziati in pazienti anziani o in età pediatrica) (Khanna, Davies, 1986); tensione nervosa, iperattività nei bambini.
Dermatologici: arrossamenti (flush cutanei).
Gastrointestinali: nausea, vomito, gastrite, xerostomia (secchezza della bocca per diminuita secrezione salivare).
Metabolici: iperglicemia, iperinsulinemia, acidosi e ipopotassemia.
Muscoloscheletrici: crampi muscolari; sono stati riporati casi di mioclonia (contrazioni muscolari involontarie) (Micheli et al., 2000).
Oculari: retinopatia nei nati prematuri (impiego del salbutamolo nel travaglio pretermine).
Renali: ritenzione urinaria; è stato riportato un caso di difficoltà di minzione in un bambino asmatico in terapia con ipratropio e salbutamolo, probabilmente dovuta all’alterazione dell’attività simpatica e parasimpatica della vescica e dei muscoli del pavimento pelvico da parte dei due farmaci (Hooimeijer et al., 2007).
Respiratori: edema polmonare (si può verificare nella madre quando si impiega il salbutamolo durante il travaglio pretermine), broncospasmo paradosso (somministrazione per inalazione).
Sistemici: reazioni di ipersensibilità comprendenti broncospasmo, orticaria, angioedema, ipotensione e collasso.