Riportiamo di seguito la posologia del rivaroxaban nelle diverse indicazioni terapeutiche.
Profilassi secondaria di eventi aterotrombotici dopo sindrome coronarica acuta
Orale.
Adulti: 5 mg/die di rivaroxaban (2,5 mg due volte al giorno). Rivaroxaban può essere assunto a stomaco vuoto o pieno. La compressa può essere frantumata in caso di difficoltà nella deglutizione e somministrata con un po’ d’acqua o con della purea di frutta. La durata della terapia deve essere valutata considerando il rischio di eventi aterotrombotici ed emorragici. Le esperienze cliniche oltre i 12 mesi di trattamento sono limitate.
Profilassi del tromboemobolismo venoso (TEV) in pazienti operati per protesi anca/ginocchio
Orale.
Adulti: 10 mg/die di rivaroxaban. Somministrare il farmaco una sola volta al giorno. Iniziare la terapia 6-10 ore dopo l’intervento, solo se non ci sono emorragie in atto. Rivaroxaban deve essere somministrato in assenza di emorragia. La durata della terapia dipende dal rischio di TEV del paziente e dal tipo di intervento chirurgico (indicazione di massima per l’anca: 5 settimane; per il ginocchio: 2 settimane).
Prevenzione dell’ictus e dell’embolia sistemica in pazienti con fibrillazione atriale
Orale.
Adulti: 20 mg/die di rivaroxaban una volta al giorno. Il produttore del farmaco raccomanda l’assunzione di rivaroxaban insieme al cibo.
Trattamento della trombosi venosa profonda e dell’embolia polmonare e prevenzione delle recidive
Orale.
Adulti: 30 mg/die di rivaroxaban (15 mg due volte al giorno) per le prime tre settimane, quindi continuare con la dose di 20 mg/die una sola volta al giorno. La durata della terapia deve essere adeguata al singolo paziente e si basa sulla valutazione del beneficio clinico in rapporto al rischio di sanguinamento. Il produttore del farmaco raccomanda l’assunzione di rivaroxaban insieme al cibo.
Pazienti con insufficienza renale
Pazienti con insufficienza renale di grado lieve (Clcr: 50-80 ml/min): non è richiesto un aggiustamento del dosaggio di rivaroxaban.
Pazienti con insufficienza renale di grado moderato (CLcr: 30-49 ml/min): non è richiesto un aggiustamento del dosaggio di rivaroxaban quando somministrato a basso dosaggio (profilassi di eventi aterotrombotici dopo sindrome coronarica acuta; profilassi del tromboembolismo venoso dopo intervento di protesi anca/ginocchio). In caso di profilassi dell’ictus e dell’embolia sistemica, il produttore del farmaco raccomanda di ridurre la dose da 20 mg/die a 15 mg/die; la stessa riduzione è raccomandata nella terapia di mantenimento (a partire dalla quarta settimana di trattamento) in caso di trattamento della trombosi venosa profonda e dell’embolia polmonare e relative recidive (Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA, 2016).
Pazienti con insufficienza renale grave (CLcr: 15-29 ml/min): la concentrazione plasmatica di rivaroxaban aumenta in modo significativo e pertanto è necessario somministrare il farmaco con cautela per il potenziale rischio di emorragia.
Pazienti con insufficienza renale molto grave (CLcr < 15 ml/min): la somministrazione di rivaroxaban è controindicata.
Pazienti con insufficienza epatica
Il rivaroxaban non deve essere somministrato a pazienti con malattie epatiche che provochino problemi di coagulazione del sangue (coagulopatie) e rischio di emorragia clinicamente significativa, inclusi i pazienti cirrotici con punteggio Child Pugh B e C (la classificazione Child Pugh serve per valutare la gravità delle malattie croniche del fegato; prevede tre classi - A, B, C – in ordine di gravità crescente).