Il potenziale di interazione della rifaximina con altri farmaci è minimo. In vitro la rifaximina non ha evidenziato attività inibente sugli enzimi citocromiali 3A4, 1A2, 2A6, 2B6, 2C9, 2C19, 2D6 e 2E1 a concentrazioni comprese fra 2 e 200 ng/ml. Ha mostrato attività di induzione dell’enzima CYP34A in vitro, ma è probabile che in pazienti con funzionalità epatica nella norma, alla dosi terapeutiche, l’effetto di induzione della rifaximina non sia significativo. Mentre non è noto se tale effetto possa diventare clinicamente significativo in pazienti con insufficienza epatica.
Carbone attivo: per evitare l’adsorbimento della rifaximina da parte del carbone attivo, i due farmaci devono essere somministrati con un intervallo di tempo fra l’uno e l’altro di almeno 2 ore.
Contraccettivi orali: è possibile che le alterazioni della flora batterica intestinale che si osservano quando si somministrano gli antibiotici possano modificare, abbassandole, le concentrazioni di estrogeni nel sangue con effetti ridotti a carico degli anticoncezionali orali.
In uno studio clinico in aperto, sono stati confrontati i parametri farmacocinetici relativi al picco plasmatico e alla curva concentrazione-tempo dell’associazione etinilestradiolo 0,07 mg e norgestimato 0,50 mg dopo somministrazione di una singola dose di contraccettivo in pazienti non precedentemente trattati con rifaximina o trattati con rifaximina (200 mg tre volte die) per tre giorni. Dopo i tre giorni di antibiotico, nessuna differenza è stata osservata nei parametri farmacocinetici del contraccettivo orale tra i due gruppi di pazienti (Trapnell et al., 2007).
Sulla scheda prodotto della rifaximina (specialità medicinale Normix e Rifacol), si raccomanda di ricorrere ad un sistema di contraccezione aggiuntivo se si utilizzano contraccettivi orali con un contenuto in estrogeni inferiore a 50 mcg.
Farmaci inibitori della glicoproteina-P (es. ciclosporina, astemizolo, itraconazolo, ketoconazolo, verapamil, chinidina, chinina): se somministrati con rifaximina potrebbero aumentare l’esposizione sistemica dell’antibiotico. L’interazione farmacologica potrebbe aumentare nei pazienti con insufficienza epatica per un effetto di sommazione (ridotto metabolismo più inibitori della glicoproteina-P). La co-somministrazione di ciclosporina e rifaximina ha determinato un aumento del picco plasmatico e della curva concentrazione-tempo (AUC) dell’antibiotico rispettivamente di 83 e 124 volte. La rilevanza clinica dell’interazione non è nota (Food and Drug Administration, 2015).