Riportiamo di seguito le indicazioni terapeutiche per quetiapina:
1) la quetiapina è indicata nel trattamento della psicosi acuta e cronica, inclusa la schizofrenia (la psicosi è un disturbo mentale che porta ad avere allucinazioni, convincimenti di cose non vere, confusione mentale, comportamenti anomali e cambiamenti dello stato emotivo non giustificati) (AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco). L’agenzia regolatoria per i farmaci statunitense, FDA, ha approvato la quetiapina per il trattamento della schizofrenia nei ragazzi di età compresa fra 13 e 17 anni;
2) la quetiapina (formulazione a rilascio prolungato) è indicata nella prevenzione delle recidive nei pazienti adulti con schizofrenia stabilizzati con il farmaco;
3) la quetiapina è indicata nel trattamento degli episodi di mania associati al disturbo bipolare (il disturbo bipolare è classificato fra i disturbi dell’umore secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, DSM IV; il disturbo bipolare è caratterizzato da fasi maniacali alternate a fasi di depressione; le fasi maniacali sono caratterizzate da iperattività, euforia, comportamenti aggressivi, alterata capacità di giudizio per cui si pensa di poter fare qualsiasi cosa, eccessiva autostima, assenza di freni inibitori). L’agenzia regolatoria per i farmaci statunitense, FDA, ha approvato la quetiapina per il trattamento degli episodi maniacali nei ragazzi di età compresa fra 10 e 17 anni;
4) la quetiapina è indicata nel trattamento della depressione associata a disturbo bipolare (la depressione si manifesta con scarsa autostima, incapacità a reagire, senso di colpa, insonnia, inappetenza, disinteresse, incapacità a provare emozioni, difficoltà di concentrazione, pensieri ricorrenti sulla morte);
5) la quetiapina è indicata nella prevenzione delle recidive nei pazienti affetti da disturbo bipolare (mania, depressione maggiore, disturbi misti) che hanno risposto al trattamento in acuto al farmaco.
6) la quetiapina (formulazione a rilascio prolungato) è indicata nel trattamento aggiuntivo degli episodi di depressione nei pazienti affetti da disturbo depressivo maggiore (DDM) che non hanno risposto in maniera ottimale al trattamento con farmaci antidepressivi in monoterapia.