Gli effetti collaterali più frequenti associati a pregabalin sono effetti centrali, correlati al sistema nervoso. I più comuni hanno compreso capogiri e sonnolenza, entrambi dose-dipendenti, edema periferico, atassia (perdita progressiva della coordinazione motoria), cefalea, visione offuscata e costipazione. La maggior parte degli eventi avversi è stata lieve/moderata e transitoria. L’analisi delle reazioni avverse raccolte attraverso la Rete Nazionale di Farmacovigilanza negli anni 2005-2006 (il pregabalin è stato immesso sul mercato italiano nel 2005) ha messo in evidenza come il 36% degli effetti collaterali riportati per pregabalin (totale segnalazioni: 73) si sia verificato lo stesso giorno della prima assunzione del farmaco e nell’86% dei casi ha determinato la sua sospensione (Bollettino d’Informazione, 2006).
Nei pazienti con neuropatia diabetica periferica, l’incidenza di capogiri è stata pari a 2-10% con placebo e a 10% con pregabalin 150 mg/die fino 27-39% con pregabalin 300-600 mg/die; l’incidenza di sonnolenza è stata pari a 3-4% con placebo, a 5% con pregabalin 150 mg/die fino a 20-27% con pregabalin 300-600 mg/die; l’incidenza di edema periferico è stata pari a 1-5% con placebo, a 4% con pregabalin 150 mg/die fino a 7-17% con pregabalin 300-600 mg/die.
Nei pazienti epilettici, la sospensione del trattamento a causa degli effetti avversi ha interessato il 6,8%, l’1,2%, il 14,4%, il 23,6% e il 5% rispettivamente con le dosi di farmaco di 50, 150, 300 e 600 mg/die e placebo. Gli effetti collaterali indicati come principale causa di interruzione sono stati capogiri (4,2%), sonnolenza (3,1%) e atassia (2%).
In caso di neuropatia diabetica periferica, la percentuale dei pazienti che ha interrotto l’assunzione di pregabalin per gli effetti collaterali è stata pari al 3-9% con pregabalin 150 e 600 mg/die e all’11% con pregabalin 300 mg/die, rispetto ad una percentuale del 3-5% nel gruppo placebo.
La somministrazione di pregabalin non ha modificato il controllo della glicemia nei pazienti trattati per neuropatia diabetica periferica (Rosenstock et al., 2004).
L’aggiunta di pregabalin al trattamento antiepilettico può indurre comparsa di mioclono, sia in pazienti con epilessia focale refrattaria sia con convulsioni parziali complesse, ma nei trial clinici non ha indotto sospensione del trattamento.
Cardiovascolari: (non comuni: >1/1000, < 1/100) tachicardia; (rari: < 1/1000) ipotensione, sensazione di freddo a livello periferico, ipertensione.
Centrali: (molto comuni: > 1/10) capogiri, sonnolenza; (comuni: >1/100, < 1/10) atassia, disturbi dell’attenzione, coordinazione alterata, compromissione della memoria, tremori, disartria, parestesia, euforia, confusione, riduzione della libido, irritabilità; (non comuni: > 1/1000, < 1/100) disturbi cognitivi, ipoestesia, disturbi del campo visivo, nistagmo, mioclono, iporiflessia, discinesia, iperattività psicomotoria, capogiri posturali, iperestesia, ageusia, sensazione di bruciore, tremore intenzionale, stupor, sincope, depersonalizzazione, anorgasmia, irrequietezza, depressione, agitazione, alterazioni dell’umore, peggioramento dell’insonnia, alterazioni del linguaggio, allucinazioni, sogni alterati, aumento della libido, panico, apatia, ideazione e comportamenti suicidari; (rari: > 1/1000) disinibizione, innalzamento del tono dell’umore.
Dermatologici: (non comuni: >1/1000, < 1/100) sudorazione, rash papulare; (rari < 1/1000) sudori freddi, orticaria.
Ematici: (non comuni: > 1/1000, < 1/100) riduzione della conta piastrinica; (rari: < 1/1000) neutropenia.
Epatici: danno epatico acuto associato ad aumento delle transaminasi AST e ALT, colestasi, ittero (Crespo Perez et al., 2008; Einarsdottir et al., 2008; Orive Calzada et al., 2008).
Gastrointestinali: (comuni: >1/100, < 1/10) xerostomia, stipsi, vomito, flatulenza; (non comuni: >1/1000, < 1/100) distensione addominale, ipersecrezione salivare, malattia da reflusso gastroesofageo, ipoestesia orale; (rari: < 1/1000) ascite, disfagia, pancreatite.
Metabolici: (non comuni: >1/1000, < 1/100) incremento di ALT e AST, della creatinfosfochinasi; (rari: < 1/1000) aumento della glicemia, aumento della creatinina, riduzione della potassiemia.
Muscoloscheletrici: (non comuni: >1/1000, < 1/100) contrazioni muscolari, gonfiore delle articolazioni, crampi muscolari, mialgia, artralgia, dolore alla schiena, dolore agli arti, rigidità muscolare; (rari: <1/1000) spasmi del tratto cervicale, dolore al collo, rabdomiolisi.
Oftalmici: comuni (> 1/100, < 1/10) offuscamento della vista, diplopia; (non comuni: >1/1000, < 1/100), disturbi della vista, secchezza oculare, gonfiore oculare, riduzione dell’acutezza visiva, dolore oculare, astenopia, incremento della lacrimazione; rari (< 1/1000) fotopsia, irritazione oculare, midriasi, oscillazione degli oggetti nel campo visivo (oscillopsia), alterata percezione della profondità visiva, perdita della vista periferica, strabismo, luminosità visiva.
Respiratori: (non comuni: >1/1000, < 1/100) rinofaringite, tosse, congestione nasale, epistassi, rinite, russamento, senso di costrizione alla gola, grave compromissione respiratoria (segnalazione).
Sistemici: (comuni: > 1/100, <1/10) aumento dell’appetito, incremento ponderale, spossatezza, edema periferico, sensazione di stato di ebrezza, edema, anomalie dell’andatura; (non comuni: > 1/1000, < 1/100) anoressia, astenia, cadute, sete, costrizione del torace; (rari: < 1/1000) ipoglicemia, peggioramento del dolore, anasarca, piressia, tremori, riduzione ponderale, reazioni di ipersensibilità (in particolare angioedema a viso, bocca, occhi, lingue e alte vie respiratori).
L’analisi dei dati relativi a pregabalin raccolti tramite la rete di farmacovigilanza australiana fino all’anno 2007 riportava 22 segnalazioni di reazioni di ipersensibilità al farmaco, soprattutto sotto forma di rash cutanei e angioedema con difficoltà respiratoria (Aust. Adv. Drug Reaction Bull., 2007).
Uditivi: (comuni: >1/1000, < 1/10) vertigini; (rari: < 1/1000) iperacusia.
Urogenitali: (comuni: >1/100, < 1/10) disfunzione erettile; (non comuni: > 1/1000, < 1/100) disuria, incontinenza urinaria, ritardo nell’eiaculazione, disfunzione sessuale; (rari: < 1/1000) oliguria, insufficienza renale, amenorrea, dolore al seno, secrezione mammaria, dismenorrea, ipertrofia del seno.