Il piroxicam viene assorbito completamente dopo somministrazione orale e rettale; il cibo rallenta la velocità ma non l’entità dell’assorbimento.
Biodisponibilità: dopo applicazione topica la biodisponibilità è pari a 1/10 della biodisponibilità orale.
Picco plasmatico: 1,5-2 mcg/ml (dose orale singola di 20 mg); 3-8 mcg/ml (dosi orali ripetute di 20 mg/die).
Dopo 16 e 24 ore dalla somministrazione la concentrazione plasmatica è pari, rispettivamente al 50% e al 30% del valore di picco. Dopo 24 ore dalla somministrazione di dosi di 10, 20 e 30 mg, le concentrazioni plasmatiche sono pari, rispettivamente, a 2 mg/ml, 4 mg/ml e 6 mg/ml.
In seguito ad applicazione topica il picco plasmatico è 10 volte inferiore rispetto a quello ottenuto dopo somministrazione orale.
Tempo di picco plasmatico: (somministrazione orale) 2-4 ore; (somministrazione rettale) 5-7 ore; un secondo picco, probabilmente dovuto al circolo enteroepatico del farmaco, è stato osservato a distanza di 4-5 ore.
Lo steady-state viene raggiunto dopo 5-7 giorni di trattamento; allo steady-state la concentrazione del farmaco nel liquido sinoviale è simile a quella plasmatica.
Legame con le proteine plasmatiche: circa il 99%.
Volume di distribuzione: 0,14 L/kg.
Il piroxicam viene escreto nel latte materno dove raggiunge concentrazioni pari all’1-3% dei livelli plasmatici materni (Ostensen et al., 1988).
Il piroxicam viene metabolizzato principalmente per idrossilazione in posizione 5 della catena laterale sull’anello piridinico, con formazione di un derivato idrossilato, che viene eliminato come tale o coniugato con acido glicuronico.
I metaboliti non sembrano possedere attività antiinfiammatoria, nè inibire la sintesi delle prostaglandine.
L’enzima maggiormente coinvolto nel metabolismo del piroxicam sembra essere l’isoforma 2C9 del citocromo P450; polimorfismi del CYP2C9 sono risultati associati a una ridotta clearance del farmaco (Perini et al., 2005).
Emivita di eliminazione: 45-50 ore.
La prolungata emivita di eliminazione garantisce una maggiore stabilità dei livelli plasmatici nell’intervallo tra le somministrazioni, rispetto a indometacina, flurbiprofene, ibuprofene, diclofenac. La mancata assunzione del farmaco per un giorno, in una settimana di trattamento, provoca una caduta delle concentrazioni plasmatiche molto limitata rispetto ad altri FANS (Brogden et al., 1984).
Clearance totale: 0,13-0,15 L/h.
Il piroxicam viene eliminato principalmente con le urine; una piccola quota di farmaco viene escreta con le feci.
Nelle urine e nelle feci sono presenti sia il metabolita idrossilato sia il suo glicuronide; il 2-5% della dose viene escreto immodificato.
Piroxicam beta-ciclodestrina
Il piroxicam beta-ciclodestrina è più idrosolubile del piroxicam: viene quindi assorbito più rapidamente.
Tempo di picco plasmatico: 30-60 minuti vs 2-4 ore dopo somministrazione orale; 2 ore vs 6-7 ore dopo somministrazione rettale.
Dopo 0,25 ore dalla somministrazione di piroxicam beta-ciclodestrina, i livelli plasmatici di farmaco sono 10 volte superiori a quelli ottenuti dopo somministrazione di piroxicam; dopo 0,5 ore, tali valori sono 3 volte maggiori.
La beta-ciclodestrina viene metabolizzata nel colon da parte della microflora batterica e convertita in destrine lineari, maltosio e glucosio.
La complessazione con beta-ciclodestrina modifica la cinetica di assorbimento del piroxicam, ma non quella di eliminazione pertanto il tempo di emivita rimane invariato.
Il 10% della dose somministrata viene escreto con le urine in 72 ore, sia per il piroxicam beta-ciclodestrina sia per il piroxicam tal quale. La beta-ciclodestrina non è rintracciabile né nel plasma né nelle urine.
Insufficienza renale
La farmacocinetica del piroxicam non sembra modificarsi in caso di pazienti anziani, di insufficienza renale; somministrare con cautela in caso di compromissione della funzionalità renale e/o in pazienti anziani poichè il piroxicam può causare insufficienza renale acuta.
Insufficienza epatica
Nei pazienti affetti da grave insufficienza epatica i livelli sierici del piroxicam possono aumentare a causa del ridotto metabolismo epatico, pertanto può essere necessario somministrare dosi inferiori.