La farmacocinetica dell’olanzapina segue una cinetica lineare e proporzionale alla dose quando somministrate alle dosi terapeutiche.
Dopo somministrazione orale, l’olanzapina subisce effetto di primo passaggio epatico: il 40% della dose viene metabolizzata prima di raggiungere la circolazione sistemica.
La presenza di cibo non altera la biodisponibilità orale dell’olanzapina.
La concentrazione plasmatica di olanzapina non è risultata correlare con i suoi effetti farmacologici (assenza di correlazione con la scale di valutazione PANSS, Positive and Negative Syndrome Scale), e con le variazioni di peso indotte dal farmaco, mentre è risultata correlare con i livelli plasmatici di prolattina (Citrome et al., 2009).
Tempo di picco plasmatico di olanzapina: 6 ore.
Legame alle proteine plasmatiche: 93% (albumina: 90%: alfa-glicoproteina: 77%) (Callaghan et al., 1999).
Lo stato stazionario (steady state) è raggiunto dopo una settimana dall’inizio del trattamento orale con olanzapina.
L’olanzapina è disponibile anche come sale dell’acido pamoico per somministrazione intramuscolare a lunga durata d’azione. Dopo l’iniezione intramuscolare, il sale inizia a dissociarsi lentamente rilasciando l’olanzapina nell’arco di 2-4 settimane. La somministrazione sottocutanea o intravascolare della sospensione acquosa di olanzapina e acido pamoico libera il farmaco molto più velocemente rispetto alla somministrazione intramuscolare e pertanto vanno evitate.
L’olanzapina viene metabolizzata per ossidazione da parte degli enzimi del citocromo P450 (CYP1A2), per coniugazione con l’acido glucuronico (glucuronazione) e per azione della flavin mono-ossigenasi 3. I metaboliti identificati sono il 10-N-glucuronide, il 4’-N-glucuronide e la 4’-N-demetil-olanzapina, ottenuti per azione dell’enzima citocromiale, e l’olanzapina N-ossido ottenuta per azione della flavin mono-ossigenasi 3. E’ stato identificato un altro metabolita, la 2-idrossimetilolanzapina, ad opera dell’enzima citocromiale CYP2D6, ma questa via metabolica risulta secondaria rispetto a quelle sopra descritte. Sebbene il 10-N-glucuronide rappresenti il metabolita più abbondante, la 4’-N-demetil-olanzapina è il metabolita che correla con la clearance dell’olanzapina (Callaghan et al., 1999).
L’olanzapina non possiede attività inibitoria sugli enzimi citocromiali.
Emivita di eliminazione: 35 ore (intervallo: 21-54 ore) (Callaghan et al., 1999); 30 giorni (somministrazione intramuscolare di olanzapina a lunga durata d’azione).
Clearance plasmatica apparente: 26 L/ora (intervallo: 12-47 L/ora).
La clearance dell’olanzapina è influenzata dall’età, dal sesso e dal fumo. Nei pazienti anziani (età > 65 anni) e nelle donne la clearance tende ad essere più bassa, mentre aumenta (+40%) nei fumatori abituali (Callaghan et al., 1999).
L’oscillazione anche ampia, fino a 4 volte (l’intervallo dei valori oscilla fra 12 e 47 L/ora) della clerance influenza l’efficacia dell’olanzapina o l’intensità/durata degli effetti collaterali e non richiede in genere un aggiustamento del dosaggio del farmaco a meno che non si verifichi la combinazione di più fattori che comportino una diminuzione significativa del metabolismo ossidativo dell’antipsicotico (ad esempio, sesso femminile e età avanzata oppure sesso femminile e forte debilitazione fisica) (Callaghan et al. 1999).
L’olanzapina è escreta per il 60% con le feci e per il 30% con le urine.
Il profilo farmacocinetico di olanzapina non ha evidenziato differenze fra popolazione caucasica e cinese (Sathirakul et al., 2003).
Pazienti pediatrici
Nei pazienti pediatrici (età < 18 anni) la somministrazione di olanzapina ha evidenziato un profilo farmacocinetico sovrapponibile a quello osservato in giovani adulti non fumatori. In uno studio clinico, che ha arruolato 8 pazienti di età compresa fra 10 e 18 anni, trattati con olanzapina (2,5-20 mg/die) per 8 settimane, la clearance orale apparente dell’antipsicotico è risultata pari a 9,6 +/- 2,4 L/ora mentre l’emivita media pari a 37,2 +/- 5,1 ore (Grothe et al., 2000). In un altro studio clinico più numerosi (105 pazienti di età compresa fra 13 e 17 anni), è stata confermata la sovrapponibilità fra farmacocinetica dell’olanzapina somministrata per bocca fra ragazzi adolescenti e adulti. Sebbene nei ragazzi il peso corporeo e il sesso siano risultati influenzare la clearance orale del farmaco, considerando l’entità di tali effetti e l’elevata variabilità fra pazienti che caratterizza la farmacocinetica dell’olanzapina, non è richiesto un aggiustamento della dose di farmaco in base al peso o al sesso (Lobo et al., 2010).