Aggiustamento della dose: iniziare il trattamento con la dose minima di nitroglicerina; successivamente individualizzare la dose in base alla risposta terapeutica. Monitorare la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca; evitare bruschi cambiamenti di posizione.
Interruzione della terapia: evitare la sospensione brusca della nitroglicerina per il rischio di effetti rebound propri di tutti i vasodilatatori.
Pazienti anziani, pazienti con ridotta pressione capillare polmonare: la somministrazione di nitroglicerina può essere associata a comparsa di ipotensione posturale.
Cefalea: in caso di comparsa di cefalea grave, è possibile la somministrazione di analgesici; sospendere il trattamento o ridurre la dose in caso di cefalea persistente.
Angina pectoris associata a ipertensione: nei pazienti che presentano angina pectoris e ipertensione preferire ai nitrati, beta-bloccanti o calcio-antagonisti (Chesi, Reverzani, 1989).
Cardioversione, defibrillazione: i pazienti in trattamento con nitroglicerina in formulazione a lento rilascio (cerotto transdermico) devono rimuovere il cerotto prima di sottoporsi a cardioversione o defibrillazione.
Inibitori della fosfodiesterasi 5: la somministrazione di sildenafil, tadalafil e vardenafil in pazienti in terapia con nitroglicerina è controindicata per il rischio di grave e acuta ipotensione.
Stabilità chimico-fisica: la soluzione di nitroglicerina si mantiene inalterata per 48 ore a temperatura ambiente e per 7 giorni in frigorifero.
Somministrazione orale: consente il trattamento profilattico dell'angina; l'attività ha durata di 3-6 ore.
Somministrazione sublinguale: consente il trattamento dell'attacco anginoso acuto; l'attività compare in 1-2 minuti e ha durata di 1 ora. L'assorbimento del farmaco dipende dalla secrezione salivare; in caso di xerostomia l'assorbimento viene ridotto.
Somministrazione buccale: assumere il farmaco dopo i pasti ed eliminare eventuali tracce di compressa prima di coricarsi. A contatto della mucosa la forma farmaceutica forma un gel che favorisce l'assorbimento del farmaco (Med. Lett., 1987). I movimenti della lingua possono spostare la compressa o aumentare la velocità di dissoluzione; la xerostomia può ridurre l'assorbimento del farmaco.
Somministrazione endovena: consente il trattamento in caso di urgenza del vasospasmo coronarico, dell'angina instabile, della sindrome ischemica acuta. L'infusione deve essere effettuata in ambiente ospedaliero utilizzando sistemi infusionali muniti di pompa (per la regolazione della velocità) (Drug Ther. Bull., 1990).
Sistema transdermico (TTS): Il sistema transdermico è formato da un film trasparente in polietilene con matrice adesiva, contenente nitroglicerina, che modula la cessione del farmaco (in 24 ore, 1/4 della nitroglicerina totale contenuta). Prima e dopo ciascuna applicazione detergere accuratamente le mani e l'area cutanea prescelta; applicare su cute perfettamente asciutta, pulita, glabra (se necessario depilare l'area cutanea); non applicare sulle parti distali degli arti, su pieghe cutanee, cicatrici, ustioni, cute irritata. Premere il cerotto con il palmo della mano in modo che aderisca perfettamente alla cute. Dopo 24 ore il sistema transdermico deve essere sostituito; in caso di dimenticanza, sostituire appena possibile e continuare con lo stesso schema posologico. Non applicare il cerotto consecutivamente sulla stessa area cutanea. Il sistema transdermico aderisce alla cute anche durante bagno, doccia, esercizio fisico. I sistemi transdermici dovrebbero essere applicati con intervallo notturno di 8-12 ore ogni 24 ore (la sospensione migliora l'efficacia terapeutica e riduce la comparsa di tolleranza). Non dovrebbero essere utilizzati in caso di infarto acuto, insufficienza cardiaca congestizia, crisi anginose acute. Non sospendere improvvisamente il trattamento con nitroglicerina; ridurre gradualmente la dose in 4-6 settimane. Eliminare il sistema transdermico prima di effettuare cardioversione o defibrillazione. L'uso protratto di preparati per uso topico può provocare fenomeni di sensibilizzazione.
Insufficienza epatica, insufficienza renale, malnutrizione, ipotiroidismi, ipotermia: in presenza di queste condizioni somministrare con cautela la nitroglicerina.
Metaemoglobinemia: lo ione nitrito (N02-), rilasciato dalla nitroglicerina, può reagire con il ferro dell'emoglobina (Fe+2) a dare metaemoglobina (Fe+3). La metaemoglobina possiede bassa affinità per l'ossigeno e, di conseguenza, può provoca pseudocianosi e ipossia tissutale. In caso di metaemoglobinemia somministrare blu di metilene per via endovenosa.
Gravidanza/allattamento: si raccomanda di non somministrare nitroglicerina durante la gravidanza o l'allattamento a fini precauzionali. La nitroglicerina è stata impiegata, nella formulazione transdermica a rilascio controllato, come farmaco tocolitico, in caso di parto prematuro per i suoi effetti miorilassanti sulla muscolatura uterina (il farmaco è risultato efficace nel ridurre morbidità e mortalità nei nati pretermine e nel ritardare di 4 settimane il parto) (Smith et al., 2007).
Conservazione: conservare la soluzione in contenitori di vetro chiusi ermeticamente e protetti dalla luce; non conservare in contenitori di plastica (la nitroglicerina viene in parte assorbita). Le compresse di nitroglicerina, pur conservate correttamente, perdono lentamente di efficacia per effetto della volatilizzazione del farmaco stesso. Non inserire cotone, altri farmaci o sostanze all'interno del conteniore in cui sono conservati le compresse/confetti di nitroglicerina. Il Council of The Pharmaceutical Society of Great Britain raccomanda che i preparati in forma solida vengano scartati dopo 8 settimane d'uso (perdita di attività della nitroglicerina).
Nota:
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