ACE inibitori, antagonisti dell’angiotensina II, Diuretici: i FANS, inclusa nimesulide, ne possono ridurre gli effetti farmacologici. In caso di compromissione della funzione renale, la co-somministrazione di FANS e ACE inibitori oppure antagonisti dell’angiotensina II può indurre un peggioramento della condizione del rene fino a insufficienza renale acuta (in genere reversibile). Si raccomanda pertanto di verificare lo stato di idratazione del paziente prima di iniziare la terapia antinfiammatoria e di monitorare la funzionalità renale soprattutto all’inizio del trattamento di combinazione FANS-ACE inibitori oppure FANS- antagonisti dell’angiotensina II.
Acido salicilico, furosemide, metotrexato: la nimesulide spiazza queste molecole dal legame con le proteine plasmatiche, aumentando la quota libera, non legata, di questi farmaci. Con metotrexato si può avere un aumento della sua tossicità.
Acido valproico, fenofibrati, salicilati, tolbutamide: competono con la nimesulide per il legame sieroproteico, aumentado la quota di nimesulide non legata. Quest’interazione non risulta clinicamente significativa.
Alcool: per effetto sinergico aumenta la tossicità epatica della nimesulide.
Antiacidi contenenti idrossido di alluminio e magnesio, cimetidina, digossina, glibenclamide, teofillina: in vivo non sono state osservate interazioni farmacocinetiche con nimesulide.
Anticoagulanti: i FANS possono ne potenziare l’azione anticoagulante, aumentando il rischio emorragico. Sebbene non siano state osservate interazioni farmacocinetiche fra nimesulide e warfarin (pazienti trattati con warfarin 5 mg/die e nimesulide 100 mg b.i.d. per 7 giorni), l’associazione con anticoagulanti non è raccomandata ed è controindicata in caso di gravi patologie della coagulazione (Auteri et al., 1991).
Ciclosporina: la nimesulide, come tutti i farmaci che inibiscono la sintesi prostaglandinica, possono favorire la nefrotossicità indotta da ciclosporina per l’effetto sulle prostaglandine a livello renale.
Corticosteroidi: in associazione ai FANS, inclusa nimesulide, si può avere un incremento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale.
Farmaci antiaggreganti, inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI): con nimesulide si può avere un aumento del rischio di emorragia gastrointestinale.
Farmaci metabolizzati dal CYP2C9: nimesulide inibisce quest’enzima citocromiale e può indurre, quindi, un aumento della concentrazione plasmatica dei farmaci il cui metabolismo dipende prevalentemente dal CYP2C9.
Furosemide: con nimesulide si osserva una riduzione di circa il 20% dell’AUC e dell’escrezione totale del diuretico, in assenza di compromissione della clerance renale. Da un punto di vista clinico, l’associazione furosemide-nimesulide determina una diminuzione dell’azione diuretica della furosemide (ridotta escrezione di sodio e potassio). La combinazione terapeutica richiede cautela in pazienti con patologie renali o cardiache.
Litio: i FANS possono provocare un incremento della concentrazione plasmatica di litio per riduzione della clearance. In caso di associazione nimesulide-litio, monitorare i livelli sierici del litio.