La presenza di cibo a livello gastrico non interferisce, a differenza di quanto avviene per il captopril, con la biodisponibilità orale del lisinopril (Amodeo, 1989).
Biodisponibilità orale: circa 25%. Ridotta al 16% in caso di insufficienza cardiaca congestizia. La biodisponibilità orale presenta una variabilità interpaziente di circa il 6-60% (dosi di 5-80 mg).
Dopo somministrazione orale il picco plasmatico del lisinopril è dose-dipendente: 40 mg/L (dose di 10 mg), 80-140 mg/L (dose di 20 mg).
I valori di picco sono più elevati nei pazienti anziani, nei quali la CL renale è minore (Cirillo et al., 1986).
In caso di insufficienza cardiaca congestizia, i livelli ematici di lisinopril possono essere minori dopo somministrazione orale, leggermente maggiori dopo somministrazione e.v. (Till et al., 1989).
Tempo di picco plasmatico: 7 ore. Questo valore aumenta leggermente in caso di infarto acuto del miocardio (8-10 ore).
Lo steady-state viene raggiunto dopo 2-3 giorni di trattamento.
I pazienti anziani presentano valori di concentrazione plasmatica e di AUC maggiori rispetto ai pazienti più giovani, probabilmente per un decremento funzionale fisiologico del rene, che in genere non comporta un aggiustamento del dosaggio del farmaco.
Il lisinopril non si lega alle proteine plasmatiche, ma unicamente all’ ACE (legame saturabile).
Il lisinopril non subisce metabolismo epatico.
Negli animali di laboratorio (ratto) il passaggio del lisinopril attraverso la barriera ematoencefalica è risultato scarso; il farmaco si ritrova nel latte e permea la placenta.
Emivita di eliminazione: circa 12,5 ore; prolungata a circa 54 ore in caso di insufficienza renale (CLcr 10-30 ml/min).
Il lisinopril viene escreto con le urine come farmaco immodificato (Kelly et al., 1987). E’ eliminato principalmente per filtrazione glomerulare; potrebbe essere anche escreto per secrezione tubulare (Beermann, 1988).
In caso di insufficienza renale grave (CLcr minore di 30 ml/min) il lisinopril tende ad accumularsi (livelli plasmatici 3 volte superiori).
L’emodialisi rimuove il farmaco dal plasma.
Sesso
La farmacocinetica del lisinopril non è influenzata dal sesso (Saenz-Campos et al., 1996).
Pazienti con insufficienza epatica
Nei pazienti con cirrosi, la diminuita funzionalità epatica ha determinato una riduzione del 30% dell’assorbimento gastrointestinale di lisinopril ed un aumento di circa il 50% dell’esposizione sistemica (AUC) per riduzione della clearance dell’ACE-inibitore.
Pazienti con insufficienza renale
Poichè il lisinopril è escreto per via renale, in pazienti con ridotta funzionalità renale si verifica una riduzione della clearance dell’ACE-inibitore che diventa clinicamente significativa in caso di insufficienza renale grave (CLcr inferiore a 30 ml/min). In uno studio che ha confrontato il profilo farmacocinetico di lisinopril, enalapril e fosinopril in pazienti con clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min, l’AUC è aumentato rispettivamente del 161+/-31,8% (p<0,001), del 76,6+/-16,6% (p<0,001) e del 26,8+/-9,9% (p non significativa). Nei pazienti trattati con lisinopril, il picco plasmatico è aumentato del 123,6%, rispetto ad un aumento del 21,1% per fosinopril (Sica et al. 1991).