Riportiamo di seguito le indicazioni terapeutiche per ibuprofene:
1) l’ibuprofene è indicato nel trattamento di artrite reumatoide, spondilite anchilosante, osteoartrosi, periartrite scapolo-omerale, lombalgie, sciatalgie, radicolo-nevriti, fibrositi, tenosinoviti, miositi, traumatologia sportive, morbo di Still, reumatismi extrarticolari;
2) l’ibuprofene è indicato nel trattamento analgesico in caso di cefalea, dismenorrea, nevralgie, dolori dell’apparato muscoloscheletrico, dolore post-operatorio, dolore da trauma, dolore post-episiotomico e post-partum;
3) l’ibuprofene è indicato nel trattamento antipiretico nei pazienti pediatrici;
4) l’ibuprofene è indicato nel trattamento del dolore acuto in caso di artrite reumatoide giovanile. L’effetto antiinfiammatorio dell’ibuprofene può non risultare evidente per settimane e il farmaco dev’essere somministrato almeno per 2-3 mesi perchè si abbia una risposta clinica (Southwood, 1995);
5) l’ibuprofene è indicato nel trattamento della dismenorrea;
6) l’ibuprofene è indicato nel trattamento di contusioni, distorsioni, mialgie, strappi muscolari, artralgie, lombaggini, torcicollo, tenosinoviti, flebiti, tromboflebiti; uso topico (crema).
A giugno 2014 è stata avviata una revisione da parte del Comitato di valutazione per la Farmacovigilianza dell’Agenzia europea (EMA, European Medicines Agency) per i medicinali per la valutazione del rischio cardiovascolare associato all’uso sistemico di ibuprofene a dosaggio elevato (2400 mg/die). La revisione ha confermato un piccolo aumento del rischio cardiovascolare (infarto cardiaco e ictus) nei pazienti trattati con alte dosi di ibuprofene (=/> 2400 mg al giorno). Il rischio non è stato evidenziato per l’uso di ibuprofene per dosaggi inferiori a 1200 mg/die (European Medicines Agency - EMA, 2015). La revisione è stata richiesta dall’Agenzia regolatoria inglese (MHRA, Medicines and healthcare Products Regulatory Agency) in seguito all’analisi di dati clinici che suggeriscono un rischio cardiovascolare per ibuprofene somministrato a dosaggio elevato (2400 mg) simile a quello riscontrato per i farmaci inibitori della cicloosigenasi-2 (COX-2 inibitori) e il diclofenac. Poichè i medicinali a base di ibuprofene sono autorizzati con procedura nazionale, la raccomandazione del Comitato di Valutazione dei rischi per la farmacovigilanza deve essere inviata ai Gruppo di Coordinamento per le Procedure di Mutuo Riconoscimento e Decentrate per i medicinali ad uso umano (CMDh) che dovrà adottare una decisione definitiva (European Medicines Agency - EMA, 2014).
Indicazioni off label:
1) E’ stato utilizzato nel trattamento di chiusura del dotto arterioso nei neonati (Patel et al., 1995). Il dotto arterioso è una struttura che rimane pervia durante lo sviluppo fetale per effetto di livelli elevati di prostaglandine. A seguito della nascita diminuisce la produzione di prostaglandine e la tendenza naturale del dotto è di chiudersi spontaneamente nei primi tre giorni di vita. Nei nati prematuri, soprattutto in quelli con problematiche di distress respiratorio, la chiusura dal dotto non si completa ed è probabile che quest'ultimo rimanga pervio (DAP). L'evidenza clinica ha dimostrato l'efficacia dell'ibuprofene nella chiusura del DAP.
2) E’ stato utilizzato nella profilassi nei pazienti con reazioni di ipersensibilità alimentare (Martinadale, 1996).