Cardiovascolari: (non comuni: 0,1-1%) fibrillazione atriale.
Centrali: (comuni: 1-10%) vertigini, cefalea: (rari: 0,01-0,1%) depressione, neuropatia periferica, parestesia, capogiri, sonnolenza, diminuzione della libido.
Dermatologici: (comuni: 1-10%) eczema, rash; (rari: 0,01-0,1%) angioedema, dermatite esfoliativa, orticaria, dermatite, alopecia, fotosensibilità, prurito.
Ematici: (rari: 0,01-0,1%) riduzione dell’emoglobina, diminuzione dell’ematocrito, insufficienza midollare, anemia grave, trombocitopenia, leucopenia, eosinofilia.
Epatobiliari: (rari: 001-0,1%) ittero colestatico, epatite, calcoli biliari, colecistite, alterata funzionalità epatica.
La formazione dei calcoli biliari osservata nei pazienti in terapia con gemfibrozil è legata all’aumento dell’escrezione biliare di colesterolo (Hall et al., 1981).
Gastrointestinali: (molto comuni > 10%) dispepsia; (comuni:1-10%) diarrea, vomito, nausea, dolore addominale, stipsi, flatulenza; (rari: 0,01-0,1%) pancreatite, appendicite.
Metabolici: (rari: 0,01-0,1%) aumento della creatinfosfochinasi (CPK o CK).
Muscoloscheletrici: (comuni: 1-10%) dolore muscolare senza o con moderato aumento dei livelli di creatinifosfochinasi (CPK) (Rallidis et al., 2012); rari (0,01-0,1%) rabdomiolisi (dolore muscolare associato ad un aumento dei livelli di CPK > 10 volte il limite superiore normale), miopatia, miosite, debolezza muscolare, sinovite, artralgia, dolore alle estremità (Magarian et al., 1991).
Oftalmici: (rari: 0,01-0,1%) visione offuscata.
Organi riproduttivi: (rari: 0,01-0,1%) disfunzione erettile.
Respiratori: (rari: 0,01-0,1%) edema alla laringe.
Sistemici: (comuni: 1-10%) affaticamento.