Il rischio potenziale di un’interazione farmacologica clinicamente significativa del fluticasone è basso in quanto il farmaco subisce un esteso metabolismo di primo passaggio nell’intestino e nel fegato, per cui si ottengono basse concentrazioni plasmatiche. Tuttavia, essendo il metabolismo mediato dal citocromo P450 3A4, alcuni farmaci inibitori di questo enzima potrebbero ostacolare il metabolismo del fluticasone e aumentarne le concentrazioni plasmatiche (Agenzia Italiana del Farmaco - AIFA, 2013).
Ketoconazolo: sono state descritte interazioni tra fluticasone e ketoconazolo, inibitore del citocromo P450 3A4, che ha causato un aumento dell’esposizione sistemica a fluticasone furoato, quando somministrato in combinazione con vilanterolo, con conseguente riduzione della concentrazione di cortisolo del 27% (Kempsford et al., 2013).
Ritonavir: diversi casi in letteratura riportano un’interazione farmacologica clinicamente significativa tra fluticasone e ritonavir, potente inibitore del citocromo P450 3A4, che ha causato l’insorgenza effetti corticosteroidei sistemici, quali sindrome di Cushing e soppressione surrenalica, dovuti ad un aumento di concentrazione plasmatica di fluticasone (Arrington-Sanders et al., 2006). All’uso del fluticasone, pertanto, è preferito il ricorso ad altri corticosteroidi (budesonide, beclometasone, triamcinolone, flunisolide) (Foisy et al., 2008).