Il fluticasone può essere somministrato per via topica e inalatoria orale, a seconda delle indicazioni terapeutiche.
Il fluticasone, per effetto di un esteso effetto di primo passaggio nel fegato e nell'intestino, è scarsamente assorbito e la sua esposizione sistemica è trascurabile. Per via inalatoria la biodisponibilità assoluta del fluticasone è molto bassa (circa 1-2%), inferiore rispetto agli altri corticosteroidi inalatori (Harding, 1990).
Il fluticasone si lega ampiamente alle proteine plasmatiche (90%) e presenta un volume di distribuzione di circa 4,2 L/Kg (il fluticasone ha una struttura lipofila che favorisce la ritenzione di farmaco nel tessuto adiposo di riserva).
Per via inalatoria orale l’assorbimento del farmaco avviene nei polmoni e a livello gastrointestinale per la parte che si deposita nella cavità orofaringea e che viene deglutita. Viene metabolizzato a livello epatico soprattutto dall’enzima citocromiale CYP3A4. Il metabolita principale è il derivato 17beta-carbossilico, ad attività ridotta, che viene prodotto da una reazione di idrolisi enzimatica da parte del citocromo CYP3A4.
Per la sua struttura altamente lipofila, il fluticasone è ritenuto in grande quantità nei polmoni, dove permane per molto tempo e in seguito viene assorbito. In questo sito, non subisce metabolismo di primo passaggio e l’assorbimento ne risulta aumentato rispetto al tratto gastrointestinale. La frazione di farmaco presente nei polmoni, infatti, costituisce la maggior parte di quantità di farmaco che viene assorbita ed è responsabile degli effetti sistemici che possono insorgere (riduzione di cortisolo plasmatico).
L’assorbimento del fluticasone dalla sede polmonare alla circolazione sistemica varia notevolmente dal furoato al propionato, passando da circa 7 ore per il primo a 2,1 ore per il secondo. Ne consegue che il tempo necessario ad assorbire il 90% della dose depositata nei polmoni per il fluticasone furoato sia compresa fra le 20 e le 30 ore, mentre sia di circa 8 ore per il fluticasone propionato. La lunga permanenza in sede polmonare del fluticasone furoato consente la somministrazione del farmaco una sola volta nell’arco delle 24 ore.
Poiché il processo di assorbimento è lento, il fluticasone viene eliminato in più tempo e la sua emivita (tempo necessario per ridurre del 50% la concentrazione del farmaco) ne risulta aumentata (17-24 ore per fluticasone furoato per via inalatoria; 14 ore per fluticasone propionato per via inalatoria). L’emivita in seguito a somministrazione per via inalatoria, pertanto, è maggiore dell’endovena (14 ore per fluticasone furoato ev.; 11 ore per fluticasone propionato ev).
L'eliminazione avviene quasi completamente per via biliare (circa 95%).