Dopo somministrazione orale la fluoxetina viene assorbita dal tratto gastrointestinale. La presenza di cibo nello stomaco, ritarda l’assorbimento del farmaco.
Biodisponibilità: maggiore di 60%.
Picco plasmatico: 0,02-0,05 mg/L.
Tempo di picco plasmatico: 6-8 ore; viene ritardato di 3,5 ore in caso di assunzione del farmaco a stomaco pieno.
Livelli di steady-state vengono raggiunti in 2-4 settimane di terapia (fluoxetina), in 3 settimane (norfluoxetina).
Legame sieroproteico: circa 94%.
Vd: 20-42 L/kg.
La fluoxetina si distribuisce ampiamente nell’organismo; permea la barriera ematoencefalica e quella placentare; viene escreta nel latte materno.
Nelle donne incinte, la concentrazione di fluoxetina (somministrata alla dose di 20-40 mg/die) nelle ultime settimane di gravidanza e nei primi giorni dopo il parto è risultata inferiore rispetto a quella osservata nelle donne non in gravidanza. I livelli di fluoxetina sono poi progressivamente aumentati (fino al 55%) nei due mesi successivi; mentre la concentrazione serica del metabolita, la norfloxacina, durante la gravidanza e nel periodo successivo è rimasta stabile. Nei neonati, i livelli serici di fluoxetina e norfluoxetina sono risultati più bassi dei livelli materni (rispettivamente del 65% e del 72%); dopo due mesi dal parto la concentrazione del farmaco e del metabolita non era più determinabile. La concentrazione della fluoxetina e del suo metabolita sono risultati alti durante il parto e nel primo periodo postatale, indicando un passaggio transplacentare relativamente significativo ed una escrezione lenta dei composti. Nel latte materno, la quantità di fluoxetina e norfluoxetina è risultata pari al 2,4% (2 settimane dopo il parto) e al 3,8% (2 mesi dopo il parto) della dose materna giornaliera. Gli esiti della gravidanza sono risultati simili fra il gruppo trattato con il farmaco e il controllo (Heikkinen et al., 2003).
Viene metabolizzata a livello epatico per demetilazione con formazione di norfluoxetina, metabolita attivo (minore attività antidepressiva). Fluoxetina e norfluoxetina possono essere ulteriormente metabolizzate per O-dealchilazione con formazione di trifluorofenolo e successiva possibile degradazione ad acido ippurico. L’isoenzima citocromiale coinvolto nel metabolismo della fluoxetina è il CYP2D6. Questo enzima, responsabile del metabolismo di circa il 25% dei farmaci, presenta polimorfismo, la sua attività cioè può variare a seconda del genotipo. Nella popolazione sono stati individuati 4 fenotipi – metabolizzatori rapidi, intermedi, estesi e lenti – a seconda dell’attività del CYP2D6 (I metabolizzatori estesi sono quelli con normale metabolismo farmacologico).
La fluoxetina è anche un potente inibitore del CYP2D6.
CL plasmatica: 36-50 L/h (somministrazione acuta); 9-12 L/h (steady-state).
Emivita (fluoxetina): 1-4 giorni dopo somministrazione singola; 2-7 giorni dopo somministrazioni ripetute.
Emivita (norfluoxetina): 4-16 giorni.
L’elevata durata dell’emivita è responsabile della persistenza della fluoxetina nelle 5-6 settimane successive al termine del trattamento farmacologico. Nella classe degli SSRI, la fluoxetina è la molecola con l’emivita più lunga: questo comporta sia la permanenza del farmaco nelle 5-6 settimane successiva alla terapia sia minori effetti in caso di mancate somministrazioni (ridotti sintomi di astinenza).
Il 60% della dose di fluoxetina viene eliminato con le urine (35 giorni); il 12% con le feci (28 giorni). Nelle urine sono stati identificati: fluoxetina, norfluoxetina e fluoxetina glicuronide.
Pazienti con insufficienza renale
Nei pazienti con insufficienza renale, i parametri farmacocinetici non presentano variazioni significative dopo somministrazione singola, mentre è stato osservato un aumento del plateau allo steady state delle concentrazioni plasmatiche dopo somministrazioni ripetute.
Pazienti con insufficienza epatica
Nei pazienti con insufficienza epatica l’emivita della fluoxetina aumenta, pertanto valutare una riduzione della dose del farmaco e/o un aumento dell’intervallo di somministrazione.
Pazienti pediatrici
Nei bambini la concentrazione plasmatica media di fluoxetina è più elevata di circa 2 volte rispetto agli adolescenti e quella del metabolita norfloxacina di circa 1,5 volte. Allo steady state la concentrazione plasmatica è influenzata dal peso corporeo e nei bambini con peso inferiore si osserva un aumento dei livelli ematici del farmaco. Lo steady state è raggiunto in 3-4 settimane.