Centrali: cefalea, neuropatia periferica.
Dermatologici: necrosi della pelle, orticaria, alopecia (dopo uso prolungato), reazioni nella sede di iniezione (irritazione locale, leggero dolore, formazione di ematoma o reazioni istamino simili).
Ematici: emorragie, emissione di sangue con il vomito (ematemesi) o dal retto (ematochezia), trombocitopenia.
La brusca sospensione dell’eparina può determinare un stato trombotico transitorio (fenomeno rebound); tale effetto è stato riscontrato in pazienti affetti da angina instabile e in pazienti sottoposti ad angioplastica coronarica qualche ora dopo la repentina interruzione dell’infusione dell’anticoagulante (Smith et al., 1996).
Epatici: elevati valori plasmatici di transaminasi.
Gastrointestinali: nausea, vomito, presenza di sangue nelle feci (melena), dolori addominali.
Genitourinari: priapismo; tale effetto, che compare subito dopo la fine della terapia eparinica, potrebbe essere dovuto ad un’aumentata aggregazione piastrinica eparina-indotta e potrebbe verificarsi nonostante la somministrazione di warfarin per mantenere l’anticoagulazione (Routledge et al., 1998).
Metabolici: iperpotassemia, raramente iperlipidemia di rimbalzo dopo la sospensione, soppressione della sintesi di aldosterone.
Muscoloscheletrici: Osteoporosi e fratture spontanee.
Oftalmici: lacrimazione.
Sistemici: reazioni di ipersensibilità (febbre, prurito, asma, rinite, reazioni anafilattiche, shock, lesioni cutanee).