Sovradosaggio: in caso di sovradosaggio, rimuovere il farmaco non ancora assorbito dal tratto gastrointestinale tramite lavanda gastrica. Instituire un trattamento sintomatico e monitorare il paziente. La somministrazione di dosi elevate (maggiori di 2 g) di doxiciclina per os o per endovena può provocare tossicità epatica. Le pazienti in gravidanza sono particolarmente suscettibili al danno epatico da sovradosaggio di doxiciclina.
Tossicità acuta: in vivo, l’antibiotico per dosi 100 volte superiori a quelle terapeutiche (250 mg/kg) induce gli effetti caratteristici delle tetracicline sui denti, sulle ossa e sulla tiroide. Provoca anche alterazioni della funzionalità biliare. Quest’ultimo effetto è causato in parte dalla elevata clearance biliare di questa tetraciclina e in parte dal fatto che la frazione di farmaco assorbita è proporzionale alla dose somministrata.
Tossicità cronica: in vivo, la somministrazione cronica di doxiciclina alla dose di 100 mg/kg/die non ha determinato effetti tossici.
Cancerogenesi: in vivo (ratto) alcune tetracicline (oxitetraciclina, minociclina) hanno indotto tumori a livello di tiroide, ipofisi, surrene. Non è noto se la doxiciclina presenti anch’essa attività oncogenica.
Mutagenesi: da studi in vitro è emersa l’attività mutagena di alcune tetracicline (oxitetraciclina, tetraciclina). Non è noto se la doxiciclina sia mutagena.
Tossicità riproduttiva: la FDA pone la doxiciclina in classe D di rischio teratogeno (farmaci i cui studi hanno messo in evidenza il rischio fetale umano, ma il cui beneficio derivante dall’uso nelle donne gravide potrebbe essere accettabile nonostante il rischio).
Alle dosi terapeutiche nell’uomo la doxiciclina provoca discromia dentale se somministrata durante l’ultima metà della gravidanza fino agli 8 anni del bambino.
Può indurre rallentamento dell’accrescimento osseo.
Il farmaco non è risultato teratogeno (Czeizel et al., 1997).
DL50: dopo somministrazione orale: 1900 mg/kg (topo); maggiore di 2000 mg/kg (ratto); maggiore di 500 mg/kg (cane). Dopo somministrazione ev.: 244 mg/kg (topo). Dopo somministrazione ip.: 262 mg/kg (ratto).