In seguito a somministrazione orale la doxiciclina viene assorbita quasi completamente. La presenza di cibo nello stomaco influenza l’assorbimento del farmaco ma ne può ritardare la velocità. La frazione di farmaco assorbita diminuisce invece in presenza di ferro o antiacidi a base di alluminio. Questo effetto è meno importante in presenza di calcio per la minore affinità che la doxiciclina mostra verso il catione rispetto alle altre tetracicline.
Biodisponibilità: 95%.
Picco plasmatico: 1,5-3,6 mcg/ml (200 mg per os).
La concentrazione plasmatica si mantiene per 8-12 ore a livelli di 1 mcg/ml.
Tempo di picco plasmatico: 1,5-4 ore.
Legame sieroproteico: 90%.
La doxiciclina si distribuisce in tutti i tessuti, ma penetra nel liquido cerebrospinale solo in piccole quantità. Fra tutte le tetracicline, solo la minociclina è più lipofila della doxiciclina.
Permea la placenta e raggiunge concentrazioni nel sangue fetale pari a circa il 40-60% di quelle ematiche materne. Viene escreta nel latte materno.
Emivita: 15 ore (somministrazione singola); 22 ore (somministrazioni ripetute). L’emivita aumenta in pazienti con insufficienza renale (17-30 ore dopo somministrazione singola e ripetuta).
La doxiciclina non viene metabolizzata per via epatica se non in minima parte; la via d’escrezione principale e quella fecale (20-40% entro 48 ore). Il farmaco subisce ricircolo enteroepatico che può essere parzialmente inattivato da ferro e altri cationi.
La doxiciclina viene escreta lentamente per via renale (20-26% entro 48 ore). Il tasso urinario dopo una dose orale di 200 mg è di 10-30 mcg/ml. Non sembra determinare fenomeni di accumulo in pazienti con insufficienza renale (in questi pazienti potrebbe essere escreta nel tratto gastrointestinale).
Il rapido assorbimento e la lenta escrezione del farmaco determinano un’attività antibatterica più prolungata rispetto alle altre tetracicline.