L’effetto collaterale più frequente associato all’uso di doxazosin è l’ipotensione ortostatica che deve essere tenuta in considerazione soprattutto nei pazienti più anziani, pazienti con neuropatia diabetica e pazienti con deplezione di sodio. Nei pazienti in cui l’ipotensione ortostatica potrebbe creare un problema di “gestione” del farmaco, sarebbe preferibile somministrare il doxazosin alla sera, con la precauzione di fare attenzione ad alzarsi di notte (l’ipotensione ortostatica è un fattore di rischio per le cadute accidentali). Per verificare se sussiste ipotensione ortostatica, la misurazione della pressione arteriosa dovrebbe essere effettuata in posizione supina e in posizione eretta (clino e ortostatismo). Con lo stabilizzarsi della terapia, l’ipotensione ortostatica tende ad essere meno evidente.
Cardiovascolari: (comuni: 1-10%) ipotensione, ipotensione ortostatica, palpitazioni, tachicardia; (non comuni: 0,1-1%) angina, infarto miocardico; (molto rari < 0,01%) bradicardia, aritmie, vampate di calore; insufficienza cardiaca.
Il doxazosin è stato associato ad un aumento del rischio di insufficienza cardiaca nello studio clinico ALLHAT (Antihypertensive and Lipid-Lowering Treatment to Prevent Heart Attack Trial), ma non in quello successivo denominato ASCOT (Anglo-Scandinavian Cardiac Outcomes Trial) (Chapman et al., 2010). Le differenze dell’uso del doxazosin fra i due studi potrebbero in parte spiegare il diverso risultato: formulazione diversa del doxazosin (standard vs rilascio modificato), uso del doxazosin come farmaco di prima linea in uno studio e di terza linea nell’altro e uso di diuretici nei pazienti che assumevano il doxazosin.
Il potenziale effetto dei diuretici sul doxazosin è stato osservato anche in un altro studio clinico. Nello studio clinico Japan Morning Surge 1, l’insufficienza cardiaca congestizia è stata osservata solo nel gruppo di pazienti con ipertensione trattati con doxazosin, ma non nel gruppo di controllo, e solo in pazienti che non avevano assunto diuretici. In questo studio il doxazosin è stato associato ad un aumento del diametro del ventricolo sinistro del cuore, fattore di rischio per insufficienza cardiaca (Matsui et al., 2008). Nello studio clinico CARDHIAC, che ha confrontato doxazosin a rilascio modificato e atenololo in pazienti diabetici con ipertensione non responsiva ad ACE inibitore più diuretico, non sono stati osservati cambiamenti del diametro del ventricolo sinistro del cuore nei due gruppi di pazienti, mentre a parità di riduzione dei valori pressori, l’indice di massa del ventricolo sinistro è diminuita nel 10,8% dei pazienti che assumevano doxazosin (p=0,001 vs basale) e nel 4,2% in quelli in terapia con atenololo (p non significativa vs basale; p=0,03 tra i gruppi) (Barrios et al., 2008, 2009).
Centrali: (comuni: 1-10%) sonnolenza, vertigini, cefalea; (non comuni: 0,1-1%) agitazione, depressione, ansietà, insonnia, nervosismo, ipoestesia, sincope, tremore; (molto rari < 0,01%) parestesia
Dermatologici: (comuni: 1-10%) prurito; (non comuni: 0,1-1%) rash cutanei; (molto arri < 0,01%) orticaria, alopecia, comparsa diffusa di piccole macchie rosse sulla pelle (porpora).
Ematici: (molto rari < 0,01%) riduzione dei globuli bianchi (leucopenia) e delle piastrine (trombocitopenia).
Epatici: (non comuni: 0,1-1%) livelli alterati degli enzimi epatici e della funzionalità epatica; (molto rari < 0,01%) colestasi, epatite, ittero.
Gastrointestinali: (comuni: 1-10%) dolori addominali, dispepsia, secchezza della bocca, nausea; (non comuni: 0,1-1%) costipazione, flatulenza vomito, diarrea, gastroenterite.
Metabolismo: (non comuni: 0,1-1%) gotta, aumento dell’appetito, anoressia.
Muscoloscheletrici: (comuni: 1-10%) dolore lombare, mialgia; (non comuni: 0,1-1%) artralgia; (rari: 0,01-0,1%) crampi muscolari, debolezza muscolare.
Oftalmici: (molto rari< 0,01%) visione offuscata; (incidenza non nota) sindrome dell’iride a bandiera (IFIS)
Orecchio: (comuni: 1-10%) vertigini; (non comuni: 0,1-1%) tinnito.
Respiratori: (comuni: 1-10%) bronchite, tosse, dispnea, rinite; (non comuni: 0,1-1%) epistassi: (molto rari< 0,01%) broncospasmo.
Urogenitali: (comuni: 1-10%) cistite, incontinenza urinaria; (non comuni: 0,1-1%) minzione difficoltosa, minzione frequente, sangue nelle urine: (non comuni: 0,01-0,1%) impotenza; (rari: 0,01-0,1%) aumento anomalo della quantità di urina emessa (poliuria); (molto rari < 0,01%) aumento della diuresi, disturbi della minzione, necessità di urinare di notte (nicturia), ginecomastia, priapismo; (incidenza non nota) eiaculazione retrograda (causata dell’effetto del doxazosin sul muscolo detrusore della vescica).
Sistemici: (comuni: 1-10%) infezioni del tratto respiratorio o urinario, astenia, dolore al torace, sintomi simil-influenzali, edema periferico; (non comuni: 0,1-1%) reazioni di ipersensibilità, edema associato a incremento ponderale.