I principali effetti collaterali associati all’uso di diidrocodeina come sedativo della tosse comprendono vertigini, cefalea, agitazione, tachicardia, disturbi visivi, nausea, stipsi.
Dopo somministrazione parenterale (uso analgesico) sono riportati come effetti collaterali comuni nausea e vomito (soprattutto nella fase iniziale del trattamento), costipazione, secchezza della bocca, orticaria, prurito, spasmo alle vie biliari, incremento o riduzione del polso, allucinazioni, euforia, sonnolenza, rilascio di istamina (Gray et al., 2011).
Verso alcuni effetti collaterali dei farmaci oppioidi si sviluppa tolleranza: euforia, disforia, sedazione, depressione respiratoria, ritenzione urinaria, nausea e vomito. Non si sviluppa tolleranza verso costipazione, miosi e convulsioni.
Cardiovascolari: bradicardia, palpitazioni, ipotensione ortostatica, ipotermia, incremento della pressione intracranica.
L’aumento della pressione intracranica è una conseguenza dell’aumento della pressione parziale dell’anidride carbonica CO2 (PCO2 ) a livello polmonare causata da una ridotta funzionalità respiratoria. L’incremento della PCO2 provoca vasodilatazione cerebrale e riduzione delle resistenze vascolari. Queste variazioni emodinamiche determinano un aumento del flusso sanguigno cerebrale e della pressione del liquido cefalorachidiano (ipertensione intracranica) (Katzung et al., 2011).
Gastrointestinali: stitichezza, nausea, vomito, secchezza della bocca (xerostomia).
Centrali: sedazione, sonnolenza, alterazione delle capacità cognitive, depressione respiratoria, mioclono, allucinazioni, alterazione dell’umore, miosi; convulsioni (pazienti in età pediatrica).
Dermatologici: rash, prurito, arrossamento cutaneo.
Gli effetti collaterali dermatologici dei farmaci oppioidi sono probabilmente dovuti ad effetti centrali e al rilascio di istamina. Il prurito è risultato più frequente in caso di somministrazione parenterale del farmaco oppioide.
Oftalmici: visione sdoppiata o annebbiata, miosi (restringimento della pupilla).
Respiratori: Depressione respiratoria.
La depressione respiratoria da farmaci oppioidi è dose-dipendente, ma può essere modulata da altri stimoli sensoriali. Ad esempio, la riduzione del dolore intenso in seguito alla somministrazione di dosi elevate di oppioide può provocare il peggioramento della depressione respiratoria, che durante la fase di dolore intenso risultava meno marcata. Mentre una depressione respiratoria lieve può essere tollerata nei pazienti che non hanno problemi respiratori pregressi, tale depressione può non essere tollerata nei pazienti che presentano ipertensione intracranica, asma, malattie polmonari dovute ad ostruzione cronica o cuore polmonare (Katzung et al., 2011).
Sistemici: edema.
Urogenitali: ritenzione urinaria.
La ritenzione urinaria è causata da un aumento del tono dello sfintere uretrale indotto dal farmaco oppioide.