Sovradosaggio: gli studi condotti non hanno riportato evidenza di reazioni significative in seguito all’assunzione di dasabuvir in dosi superiori a quelle raccomandate, fino a 2 g. Se viene ingerita una dose di dasabuvir maggiore di quella standard occorre monitorare la possibile manifestazione di sintomi avversi.
Mutagenicità: i test condotti in vitro e in vivo non hanno mostrato proprietà mutagene di dasabuvir.
Cancerogenicità: la cancerogenicità di dasabuvir è stata testata su topi e ratti fino a dosi 19 volte maggiori rispetto alla dose raccomandata nell’uomo (2 g/kg/die nei topi e 800 mg/kg/die nei ratti). In entrambi gli studi dasabuvir non è risultato cancerogeno.
Tossicità riproduttiva: negli studi condotti su ratti e conigli dasabuvir non ha mostrato effetti avversi sulla fertilità, nè effetti teratogeni o sulla vitalità fetale, sebbene sia in grado di attraversare la barriera placentare.