Acido acetilsalicilico, FANS: in associazione a corticosteroidi può aumentare il rischio di emorragia gastrointestinale e di ulcera peptica.
Agonisti beta2-adrenergici: aumenta il rischio di ipocaliemia quando i corticosteroidi sono somministrati con alte dosi di agonisti beta 2.
Amfotericina B, clortalidone, acido etacrinico, furosemide, diuretici tiazidici: possono aumentare la deplezione potassica indotta dal cortisone.
Antiacidi: potrebbero diminuire l’assorbimento gastrointestinale del cortisone.
Anticoagulanti orali: il cortisone può antagonizzarne l’attività e quindi provocare ipercoagulabilità sanguigna.
Antidiabetici: la contemporanea assunzione può diminuire l’attività ipoglicemizzante degli antidiabetici perché il cortisone possiede azione intrinseca iperglicemizzante.
Antipertensivi: i corticosteroidi antagonizzano l’effetto ipotensivo degli ACE inibitori, degli alfa-bloccanti, degli antagonisti del recettore dell’angiotensina II, dei nitrati, dei betabloccanti, dei calcioantagonisti.
Ciclofosfamide: la sua attività potrebbe diminuire per inibizione degli enzimi microsomiali epatici che la attivano al suo metabolita alchilato.
Estrogeni: possono aumentare la percentuale di legame sieroproteico del cortisone ritardandone il metabolismo.
Fenobarbitale, fenitoina, carbamazepina, pirimidone, rifampicina: possono aumentare il metabolismo del cortisone diminuendone gli effetti terapeutici.
Glicosidi cardiaci: aumenta il rischio di ipocaliemia con la somministrazione concomitante di corticosteroidi e glicosidi cardiaci.
Isoniazide: la somministrazione contemporanea può diminuire il metabolismo epatico del cortisone con conseguente aumento dell’attività terapeutica; l’isoniazide perderebbe parzialmente la propria azione per aumento del metabolismo epatico e/o dell’escrezione renale (Sarma et al., 1980).
Itraconazolo, ketoconazolo: possono inibire il metabolismo dei corticosteroidi.
Metotrexato: aumenta il rischio di tossicità ematologica con corticosteroidi e metotrexato.
Mifepristone: può essere ridotto l’effetto dei corticosteroidi per 3-4 giorni dopo la somministrazione di mifepristone.
Salicilati: il cortisone può diminuirne i livelli plasmatici per probabile aumento della velocità di filtrazione glomerulare (George, 1974).
Sali di calcio: i corticosteroidi riducono l’assorbimento dei sali di calcio.
Sodio benzoato, sodio fenilbutirrato: possibile riduzione degli effetti di sodio benzoato e fenilbutirrato con i corticosteroidi.
Somatotropina: i corticosteroidi possono inibire l’effetto di stimolo sulla crescita della somatotropina.
Teofillina: con la somministrazione concomitante di corticosteroidi e teofillina aumenta il rischio di ipocaliemia.
Vaccini: i corticosteroidi possono ridurre la risposta anticorpale ai vaccini, in particolare in caso di vaccini vivi.
Vitamina A: potrebbe inibire l’attività antiinfiammatoria.