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Claritromicina

Klacid, Macladin, Veclam e altri

Effetti collaterali - Quali sono gli effetti collaterali di Claritromicina?

Nei pazienti pediatrici, la maggior parte delle segnalazioni post-marketing relative all’uso di claritromicina hanno compreso reazioni cutanee, gastrointestinali ed eosinofilia.

Cardiovascolari: palpitazioni, aritmie, tachicardia ventricolare, prolungamento dell’intervallo QTc, torsione di punta.
In uno studio di coorte realizzato utilizzando i dati raccolti nel Danish Civil Registration System la somministrazione di claritromicina è stata associata ad un maggior numero di morti per cause cardiovascolari rispetto alla penicillina V. L'analisi ha riguardato pazienti adulti di età compresa fra 40 e 74 anni, che avevano ricevuto un ciclo di trattamento antibiotico della durata di 7 giorni con claritromicina, roxitromicina e penicillina V nel periodo 1997-2011. Sono stati esclusi i pazienti con gravi problemi di salute, pazienti che avevano assunto terapia antibiotica o che avevano subito un ricovero ospedaliero recente. L'analisi dei dati ha evidenziato per la claritromicina un aumento del rischio relativo di mortalità cardiovascolare del 76% rispetto alla penicillina V che in termini assoluti è stato valutato in 37 morti per cause cardiache ogni milione di trattamenti con l'antibiotico. Secondo gli autori dello studio sebbene il rischio assoluto di morte per cause cardiache attribuibile alla claritromicina sia limitato, l'uso diffuso dell'antibiotico renderebbe il numero di morti potenzialmente evitabile, non trascurabile (Svanström et al., 2014).

Gastrointestinali: nausea, pirosi, dolori addominali, vomito, diarrea, dispepsia, alterazione del gusto a volte associata ad alterazione dell’olfatto, discromie dentali reversibili; (forma farmaceutica: compresse) glossiti, stomatiti, candidosi orale.

Centrali: cefalea, vertigini, acufeni, stato confusionale, spersonalizzazione, ansia, insonnia, perdita dell’orientamento, allucinazioni, psicosi acuta.

Dermatologici: rash cutanei, eritema fisso sulla lingua anche con coinvolgimento mucoso (Alonso et al., 2005).

Ematici: (rari) granulocitopenia (reversibile con la sospensione del macrolide), trombocitopenia.

Epatici: i macrolidi possono indurre aumento dei livelli di transaminasi (che tendono a ritornare entro i valori basali con la sospensione della terapia); possono provocare epatite Colostatica con o senza ittero. Sono stati segnalati rarissimi casi di insufficienza epatica con esito fatale in pazienti con gravi patologie pre-esistenti.

Locali: (formulazioni iniettabili) infiammazione locale e dolore al sito d’iniezione (dipendenti soprattutto dalla concentrazione del farmaco e dalla velocità di infusione).

Metabolici: ipoglicemia, incrementi della creatinina sierica (episodi isolati).

Uditivi: tinnito, sordità temporanea.

Sistemici: reazioni allergiche (rash cutaneo, prurito, edema, orticaria, sindrome di Stevens-Johnson), superinfezioni da batteri o funghi non sensibili, pancreatite.