Anticoagulanti orali (warfarin): la somministrazione di celecoxib in pazienti in terapia con anticoagulanti orali richiede il monitoraggio dell’indice INR (International normalized Ratio). In pazienti che assumono il warfarin o altri anticoagulanti orali l’attività anticoagulante deve essere monitorata con particolare attenzione nei primi giorni successivi all’inizio del trattamento perché questi pazienti possono presentare un rischio maggiore di complicanze da sanguinamento (Schaefer et al., 2003; Malhi et al., 2004; Chung et al., 2005).
Acido acetilsalicilico: il celecoxib può essere usato con l’acido acetilsalicilico a basso dosaggio, ma non può sostituire l’acido acetilsalicilico nella profilassi vascolare a causa della mancanza di effetto sulle piastrine. Eventuali terapie antiaggreganti in atto non dovrebbero essere interrotte e, se indicate, dovrebbero essere considerate in pazienti a rischio per, o con storia di, eventi cardiovascolari o di altri eventi trombotici (Fitzgerald, 2004).
Corticosteroidi: in associazione ai FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), incluso il celecoxib, si può avere un incremento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale.
Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): in associazioni ad altro FANS si può avere un aumento del rischio di sanguinamento gastrointestinale. L’associazione non è raccomandata.
Farmaci antiaggreganti, inibitori selettivi del ricaptazione della serotonina (SSRI): in associazione al celecoxib si può avere un aumento del rischio di emorragia gastrointestinale.
Farmaci inibitori del CYP2C9: poichè il celecoxib è metabolizzato prevalentemente dall’enzima CYP2C9, i farmaci che inibiscono questo enzima possono indurre un aumento dei livelli plasmatici del celecoxib con conseguente aumento della sua tossicità. Con fluconazolo (200 mg/die), potente inibitore del CYP2C9, il picco plasmatico e l’AUC (curva concentrazione-tempo) del celecoxib (200 mg) sono risultati aumentare rispettivamente del 60% e del 130%. La co-somministrazione di celecoxib con farmaci che inibiscono il CYP2C9 può richiedere un aggiustamento del dosaggio del coxib. Nei pazienti metabolizzatori lenti del CYP2C9 l’associazione di celecoxib con farmaci inibitori del CYP2C9 non è raccomandata.
Farmaci induttori del CYP2C9 (carbamazepina, rifampicina, barbiturici): possono ridurre i livelli plasmatici del celecoxib per induzione farmaco metabolica.
Farmaci metabolizzati dal citocromo CYP2D6: il celecoxib è un inibitore dell’enzima citocromiale CYP2D6. I farmaci metabolizzati da questo enzima possono evidenziare un aumento della propria concentrazione plasmatica per inibizione farmacometabolica quando somministrati insieme a celecoxib. Il destrometorfano, substrato del CYP2D6, ha evidenziato un aumento del 136% della concentrazione plasmatica in associazione a celecoxib. Altri farmaci, substrato del CYP2D6, comprendono antidepressivi (triciclici e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina), neurolettici e antiaritmici. In associazione a celecoxib, la dose di farmaco, substrato del CYP2D6, potrebbe richiedere un aggiustamento (riduzione della dose con la somministrazione di celecoxib e aumento della dose una volta sospeso il coxib).
Farmaci metabolizzati dal CYP2C19: in vitro il celecoxib è risultato inibire processi metabolici mediati dall’enzima CYP2C19. La rilevanza clinica di quanto osservato in vitro non è nota.