Sovradosaggio: la somministrazioni di elevati dosaggi di cefixime (sino a 2 g/die), non ha prodotto effetti avversi diversi da quelli riscontrati con le dosi normalmente utilizzate nella pratica clinica, almeno nei volontari sani. In caso di sovradosaggio, effettuare lavanda gastrica (il cefixime non può essere eliminato mediante dialisi).
Tossicità riproduttiva: il cefixime si trova in classe B di rischio teratogeno (farmaci per i quali studi riproduttivi sugli animali non hanno mostrato un rischio per il feto ma non esistono studi controllati sull’uomo oppure, studi sugli animali hanno mostrato un effetto dannoso -oltre a un decremento della fertilità- che non è stato confermato con studi controllati in donne nel I trimestre e non c'è evidenza di danno nelle fasi avanzate della gravidanza).
Dagli studi in vivo non è emersa alcuna evidenza di tossicità per il feto a seguito dell’esposizione materna a dosi di cefixime fino a 400 volte superiori di quelle normalmente impiegate nell’uomo; non sono stati condotti studi su donne incinte.
DL50: dopo somministrazione orale: > 10 g/Kg (topo, ratto, coniglio); dopo somministrazione ev.: > 3 g/Kg (topo), > 5 g/kg (ratto); dopo somministrazione ip.: > 7 g/Kg (topo), > 8 g/Kg (ratto); dopo somministrazione sc.: > 10 g/Kg (topo, ratto).