Riportiamo di seguito le indicazioni terapeutiche della carnitina (L-carnitina):
1) deficit primario di carnitina caratterizzato da accumulo lipidico muscolare (miopatia) e/o da accumulo lipidico epatico (encefalopatia epatica);
2) deficit secondario di carnitina (aciduria organica di natura genetica a carico degli aminoacidi e della beta-ossidazione degli acidi grassi; dialisi protratta; condizioni patologiche che comportano un aumento della lipolisi e/o del catabolismo proteico quali ad es. nutrizione parenterale prolungata, ustione, inedia, sepsi);
3) la carnitina (L-carnitina) è indicata nel trattamento di insufficienza coronarica (angina pectoris, miocardiosclerosi), insufficienza cardiaca latente e conclamata, ischemia miocardica acuta e cronica, aritmie ed inversione dell’onda T (da trattamento con antidepressivi triciclici);
4) la carnitina (L-carnitina) in associazione alla vitamina B12 è indicata nel trattamento degli stati di denutrizione, astenia, convalescenza; in caso di terapie cortisoniche prolungate; tireotossicosi; in caso di ipoproteinemia in pazienti con epatopatia o nefrosi.
In regime di Servizio Sanitario Nazionale, la carnitina è prescrivibile per le due seguenti indicazioni (nota AIFA 8): deficit primario; deficit secondario a trattamento dialitico. In quest’ultimo caso la carnitina (L-carnitina) è prescritta, sia in regime ospedaliero sia domiciliare, per ridurre la dose di eritropoietina e per migliorare la risposta terapeutica all’eritropoietina nei pazienti in cui tale risposta è considerata non ottimale. La somministrazione di L-carnitina (1 g) somministrata al termine della seduta dialitica è risultata efficace nel dimezzare la dose di eritropoietina.
In commercio sono disponibili due metaboliti della carnitina, l’acetil-carnitina e la propionil-carnitina. Riportiamo di seguito le indicazioni terapeutiche per ciascuno di essi:
1) l’acetil-carnitina è indicata nel trattamento di lesioni o stati infiammatori dei nervi periferici in sede tronculare (tronco di un plesso nervoso) e radicolare (lesione della radice del nervo);
2) la propionil-carnitina è indicata nel trattamento delle arteriopatie obliteranti degli arti inferiori (claudicatio intermittente);
3) la propionil-carnitina è indicata nel trattamento dell’insufficienza cardiaca congestizia per aumentare la tolleranza sotto sforzo.
Uso off label
1) la carnitina (L-carnitina) è stata utilizzata per prevenire o ridurre la cardiotossicità da antracicline (Goa, Brogden, 1987).