Gli effetti collaterali del candesartan riportati nella maggior parte dei pazienti sono di lieve entità e transitori, anche nei pazienti anziani. Un aumento di dosaggio del farmaco non ha causato una maggiore insorgenza di eventi avversi. La cefalea è l’evento più riportato nei pazienti in terapia con candesartan; possono insorgere anche vertigini, effetti a livello cardiovascolare (ipotensione), renale (alterata funzionalità renale) ed ematico (alterazione dei tassi plasmatici di transaminasi, creatinina, potassio ed urea) (Ripley et al., 2006).
Non sono stati registrati cambiamenti significativi nell’elettrocardiogramma, nell’aspetto fisico e nei parametri di laboratorio (Hubner et al., 1997).
Cardiovascolari: (rari: < 0,1%) tachicardia, ipertensione arteriosa, infarto del miocardio, ictus cerebrale, scompenso cardiaco, ritenzione di liquidi ed edema periferico.
Centrali: (comuni: 1-10%) cefalea, vertigini, sincope.
Dermatologici: (comuni: 1-10%) rash, orticaria, prurito, alopecia, secchezza della pelle.
Ematici: (molto rari: < 0,01%) neutropenia, leucopenia e agranulocitosi, (comuni: < 1-10%) iperkaliemia.
Epatici: (rari: < 0,1%) epatotossico, alterata funzionalità epatica e aumento di aspartato transaminasi (SGOT) e alanina amminotransferasi (SGPT).
Gastrointestinali: (rari: < 0,1%) diarrea, nausea, dolore addominale, costipazione, bocca secca, dolore ai denti.
Muscoloscheletrici: (rari: < 0,1%) artralgia, mialgia, debolezza muscolare.
Renali: (rari: < 0,1%) insufficienza renale.
Respiratori: (comuni: 1-10%) faringite, edema periferico, vomito, bronchite, rinite, infezioni respiratorie (Husain et al., 2011).