Home News About us Comitato scientifico Iscriviti Utenti Etica Contenuti Guida Faq Stage Contatti
Logo Pharmamedix
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

Betametasone

Bentelan, Gentalyn beta, Diprosone e altri

Tossicità - Qual è la tossicità di Betametasone?

Sovradosaggio: in caso di sovradosaggio cronico possono manifestarsi sintomi di ipercortisonismo (sindrome di Cushing). Poichè l’incidenza e la gravità degli effetti collaterali correlati alla terapia corticosteroidea dipendono dalla dose di farmaco somministrata e dalla durata della terapia, in caso di sovradosaggio acuto, la tossicità indotta dal corticosteroide dovrebbe essere contenuta.

Tossicità sistemica: i corticosteroidi possono provocare la soppressione dell’area dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, sindrome di Cushing, iperglicemia, glicosuria, anche dopo trattamento topico. La somministrazione a lungo termine può determinare alterazione del bilancio degli elettroliti, ritenzione di sodio con edemi e ipertensione, osteoporosi, amenorrea, disturbi neurologici. L’improvvisa sospensione del farmaco può provocare insufficienza surrenalica acuta; i sintomi principali dell’insufficienza surrenale nei pazienti adulti comprendono febbre, malessere, mialgie, artralgie, dispnea, anoressia, nausea, vomito, disidratazione.
I pazienti di età pediatrica sono tuttavia più sensibili alla tossicità sistemica; il quadro sintomatico di questa patologia comprende ritardo di crescita lineare e di incremento ponderale, ipertensione intracranica (si manifesta con gonfiore della fontanella, cefalea, papilledema bilaterale), riduzione della concentrazione plasmatica di cortisolo, assenza di risposta alla stimolazione con ACTH.
In caso di insufficienza surrenalica acuta procedere a un trattamento con idrocortisone per via endovena; la somministrazione di una soluzione di destrosio ed elettroliti può essere effettuata in caso di ipoglicemia e disidratazione.

Tossicità riproduttiva: studi di tossicità cronica in vivo hanno evidenziato l’effetto soppressivo del betametasone sulla ciclicità dell’estro (cane). Dopo somministrazione orale, è stata riscontrata riduzione della fertilità (ratto). Dopo somministrazione parenterale di dosi terapeutiche, il betametasone è risultato teratogeno nel coniglio e nel ratto; a dosi 4-8 volte superiori a quelle terapeutiche ha provocato la morte degli embrioni. Anomalie nello sviluppo fetale sono state osservate in vivo anche dopo somministrazione topica di corticosteroidi in gravidanza. La FDA ha collocato i corticosteroidi in classe C di rischio teratogeno (in questa classe sono inseriti i farmaci i cui studi sugli animali hanno rilevato effetti dannosi sul feto (teratogenico, letale o altro) e nel contempo non ci sono studi controllati in donne oppure i farmaci per i quali non sono disponibili studi né sull'uomo né sull'animale. Il farmaco di classe C dovrebbe essere somministrato solo se il potenziale beneficio clinico giustifica il potenziale rischio per il feto).

DL50: dopo somministrazione orale: 1460 mg/Kg (betametasone disodio fosfato, ratto), 100 mg/kg (betametasone valerato, ratto), 4210 mg/kg (betametasone valerato, topo), 200 mg/kg (betametasone 17-benzoato, topo, ratto); dopo somministrazione im., ev., ip.: 900 mg/kg (betametasone disodio fosfato; ratto, topo); dopo somministrazione sc.: 518 mg/kg (betametasone valerato, topo); dopo somministrazione ip.: 673 mg/kg (betametasone valerato, topo).