Sovradosaggio: in caso di sovradosaggio, la benzidamina può provocare convulsioni, eccitazione, sudorazione, tremori, vomito e atassia.
La somministrazione di 14,7 mg/kg (250 mg) in un paziente pediatrico (tentato suicidio) è stata associata a sonnolenza e allucinazioni visive (Dogan et al., 2006).
L'ingestione di soluzione per lavanda vaginale contenente benzidamina, verificatasi nella maggior parte dei casi (86%) per errore, è stata associata a tossicità gastrointestinale (48% dei pazienti sintomatici), a tossicità neurologica (31% dei pazienti) o ad entrambe (21% dei pazienti). I sintomi da intossicazione più frequenti sono stati nausea (32,8% dei pazienti), vomito (27,9%), vertigini (20,1%), allucinazioni (15,3%), dolore addominale (13,4%), irritazione esofagea (10,5%) e agitazione (10,5%). In questa casistica, fornita dal Centro Antiveleni Spagnolo e riferita al periodo 1991-2003, l'86,2% dei pazienti aveva meno di 14 anni (Ballesteros et al., 2009).
Il trattamento consigliato, in caso di sovradosaggio, consiste nella lavanda gastrica, nell'alcalizzazione delle urine, nella diuresi forzata e nella somministrazione di sedativi (clorpromazina).
Gravidanza: la benzidamina non sembra essere teratogena.
DL50: dopo somministrazione orale: 515 mg/kg (topo); 1050 mg/kg (ratto); maggiore di 100 mg/kg (cane).
Dopo somministrazione i.p.: 110 mg/kg (topo); 100 mg/kg (ratto).