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Avanafil

Spedra

Interazioni - Quali sono le interazioni farmacologiche di Avanafil?

Nitrati: studi in vivo hanno dimostrato che la somministrazione di avanafil potenzia gli effetti ipotensivi dei nitrati probabilmente per analogia nel meccanismo di attivazione del cGMP. Si ritiene quindi controindicata la somministrazione di avanafil in pazienti in terapia con nitrati organici e, più in generale con farmaci donatori di ossido nitrico per il rischio di ipotensione sintomatica (Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA, 2016). In uno studio in doppio cieco di fase I condotto su volontari maschi sani (106) la somministrazione di avanafil (200 mg per via orale) non ha influenzato i valori di pressione arteriosa e frequenza cardiaca quando il farmaco è stato somministrato almeno 8 ore prima della nitroglicerina (0,4 mg per via sublinguare) (Swearingen et al., 2013). In un altro studio in doppio cieco, ma di fase II, la co-somministrazione di avanafil e nitroglicerina ha determinato un aumento degli effetti ipotensivi, ma le variazioni della pressione sistolica e della frequenza cardiaca sono risultate minori rispetto a quelle osservate con la combinazione sildenafil-nitroglicerina, così come con avanafil è risultata minore la durata dell’interazione farmacologica con la nitroglicerina e la percentuale di pazienti che hanno manifestato ipotensione sintomatica (Nehra et al., 2006; Alwaal et al., 2011).

Antipertensivi: poiché avanafil è un vasodilatatore, in associazione a farmaci che riducono la pressione arteriosa, si possono verificare effetti ipotensivi con sincope, capogiri e stordimenti (ipotensione sintomatica). E’ necessario quindi prestare particolare attenzione in caso di pazienti con disfunzioni cardiocircolatorie e problemi pressori. Per verificare eventuali interazioni tra avanafil e farmaci antipertensivi con meccanismo d’azione diverso dagli alfa-bloccanti, l’avanafil (dose singola da 200 mg) è stato somministrato in pazienti trattati con enalapril o amlodipina. Lo studio ha mostrato una riduzione della pressione arteriosa diastolica media solo nella co-somministrazione di enalapril e avanafil; la pressione raggiungeva i valori basali dopo 4 ore dall’assunzione di Avanafil. Per quanto riguarda l’interazione avanafil-amlodipina, lo studio ha evidenziato l’assenza di effetti di avanafil (singola dose da 200 mg) sulla farmacocinetica dell’amlodipina (5 mg/die), mentre quest’ultima è risultata aumentare l’esposizione massima di avanafil (+28%) e la sua esposizione totale (+60%) (variazioni dell’esposizione non considerate comunque clinicamente significative) (Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA, 2016).

Alfa-bloccanti: avanafil può aumentare gli affetti ipotensivi di farmaci alfa-bloccanti come doxazosin e tamsulosin. Gli inibitori della PDE5, compreso avanafil, e i farmaci bloccanti alfa-adrenergici sono vasodilatatori. Quando farmaci con attività vasodilatante sono utilizzati in combinazione, si può avere un effetto additivo sulla pressione sanguigna. In alcuni pazienti, l'uso concomitante di queste due classi di farmaci può ridurre significativamente la pressione sanguigna, portando ad ipotensione sintomatica e svenimenti (Goldenberg, 2012).

Alcol: la somministrazione di avanafil insieme all’assunzione di alcol può determinare episodi di ipotensione sintomatica. In uno studio effettuato su volontari sani, la combinazione di avanafil e alcool ha determinato una riduzione della pressione diastolica superiore a quella osservata con la sola assunzione di avanafil o di alcol (Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA, 2016). Il consumo di alcool con avanafil può aumentare il rischio di tachicardia, ipotensione, capogiri e cefalea (Goldenberg, 2012).

Farmaci inibitori del CYP3A4: poiché avanafil è metabolizzato dall’enzima CYP3A4, gli inibitori di questo enzima possono aumentarne l’esposizione sistemica con un maggior rischio di effetti collaterali. L’interazione farmacocinetica è maggiore con farmaci potenti inibitori del CYP3A4 come ad esempio ketoconazolo, ritonavir, atazanavir, claritromicina, indinavir, itraconazolo, nefazodone, nelfinavir, saquinavir, telitromicina. Pazienti in terapia con questi farmaci, non devono assumere avanafi. Pazienti che assumono farmaci con attività di inibizione moderata sul CYP3A4 - come ad esempio eritromicina, amprenavir, diltiazem, fluconazolo, fosamprenavir, verapamil – possono assumere avanafil alla dose massima di 50 mg ogni 24 ore (Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA, 2016; Goldenberg, 2012).

Farmaci induttori del CYP450: non sono disponibili dati di letteratura sull’interazione farmacologica tra avanafil e farmaci induttori del citocromo CYP450, in particolare modo del CYP3A4 come bosentan, carbamazepina, efavirenz, fenobarbital e rifampina. Il produttore di avanafil non raccomanda l’utilizzo concomitante di avanafil e di un induttore del CYP per il rischio potenziale di una perdita di efficacia di avanafil (Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA, 2016).

Riociguat: alcuni studi dimostrano che la co-somministrazione di inibitori della PDE5 con riociguat (antipertensivo per l'ipertensione arteriosa polmonare) potenzia la riduzione della pressione sanguigna. Si ritiene quindi controindicato co-somministrare avanafil con riociguat (Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA, 2016).