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Alfuzosin

Xatral, Ofuxal e altri

Farmacocinetica - Qual รจ il profilo farmacocinetico di Alfuzosin?

L’alfuzosin è disponibile in una formulazione a rilascio immediato e una a rilascio prolungato, che costituisce attualmente la formulazione di uso standard.

La biodisponibilitò dell’alfuzosin a rilascio immediato è pari a circa il 64% e il picco plasmatico è raggiunto in circa 1,5 ore (0,5-6 ore).

La formulazione a rilascio prolungato presenta una matrice a tre stati: il farmaco si trova nello strato intermedio. Questa formulazione rilascia lentamente l’alfuzosin in un arco di 20 ore. La biodisponibilità, pari a circa il 49% a stomaco pieno, si riduce del 50% in condizioni di digiuno. L’assunzione dell’alfuzosin a rilascio prolungato dopo un pasto favorisce un profilo farmacocinetico costante: la concentrazione plasmatica raggiunge un valore stabile (plateau) superiore a 8,1 ng/ml dopo 3 ore dalla somministrazione che perdura per circa 11 ore. Il tempo di picco plasmatico è di cica 8 ore (Mari et al., 2021).

L’alfizosin presenta una cinetica lineare nell’intervallo terapeutico con un’ampia variabilità tra le persone (variabilità interindividuale della concentrazione: 5-5000 ng/ml) (Mari et al., 2021).

Legame sieroproteico: circa l’82-90% dell’alfuzosin presente nel sangue è legato alle proteine plasmatiche, in particolare albumina (68,2%) e glicoproteine (52,5%).

Volume di distribuzione (vd): 3,2 L/kg (dopo somministrazione endovenosa).

L’alfuzosin subisce metabolismo epatico ad opera dell’enzima citocromiale CYP3A4: i metaboliti non possiedono attività farmacologica.

L’alfuzosin è escreto principalmente con le feci (69%) sotto forma di metaboliti; è escreto con le urine in forma immodificata (11%) (Mari et al., 2021).

Emivita di eliminazione plasmatica: 4,8 ore (formulazione a rilascio immediato); 10 ore (formulazione a rilascio prolungato).

Clearance totale: 0,36 L/h/kg.

Pazienti anziani
Nei pazienti anziani con più di 75 anni l’assorbimento dell’alfuzosin aumenta (+35%) e i valori di concentrazione massima nel sangue possono essere più alti (aumento della biodisponibilità); in alcuni pazienti il volume di distribuzione può diminuire, mentre l’emivita di eliminazione rimane inalterata. Nei trial clinici comunque non sono emerse differenze in termini di sicurezza od efficacia nei pazienti più anziani (Mari et al., 2021).

Pazienti con insufficienza renale
Nei pazienti con ridotta funzionalità renale il volume di distribuzione e la clearance dell’alfuzosin a rilascio immediato aumentano per una quota di farmaco maggiore non legata alle proteine plasmatiche. Con alfuzosin a rilascio prolungato, l’aumento del picco plasmatico e dell’AUC (area sottesa dalla curva concentrazione-tempo) non risultano clinicamente significativi. Il farmaco non peggiore l’insufficienza renale anche grave (Clearance della creatinina: 15-40 ml/min). Comunque in assenza di dati di sicurezza sufficienti, l’alfuzosin non dovrebbe essere somministrato a pazienti con insufficienza renale grave (eGFR <30 ml/min) (Mari et al., 2021).

Pazienti con insufficienza epatica
Nei pazienti con ridotta funzionalità del fegato diminuisce il metabolismo del farmaco e questo può comportare un aumento della concentrazione del farmaco nel sangue (il picco plasmatico può aumentare di 2 volte) e della sua esposizione sistemica (l’AUC può aumentare fino a 3 volte) (Wilde et al., 1993). Nei pazienti con insufficienza epatica l’alfuzosin è controindicato.