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Aciclovir

Zovirax, Aciclin, Cycloviran e altri

Avvertenze - Quali informazioni conoscere prima di usare Aciclovir?

Funzionalità renale: prima della somministrazione di aciclovir controllare i parametri di funzionalità renale e individualizzare la dose del farmaco a seconda del grado di insufficienza renale (valori di creatininemia). In caso di formazione di cristalli di aciclovir nei tubuli renali, ridurre il dosaggio di aciclovir o, se necessario, valutare la sospensione del farmaco; mantenere idratato il paziente. La presenza di cristalli nelle urine può causare diuresi insufficiente, aumento della creatinina serica e alterazioni della funzione renale con degenerazione a necrosi tubulare acuta. I principali fattori di rischio per la formazione di cristalli di aciclovir comprendono: dosi elevate di antivirale, rapide infusioni, tendenza alla disidratazione, insufficienza renale e co-somministrazione di farmaci nefrotossici.

Encefalopatia: la somministrazione endovenosa di aciclovir e, più raramente anche la somministrazione orale, è stata associata a encefalopatia con comparsa di tremori, allucinazioni, convulsioni e coma (The Medical Letter, 2002).

Somministrazione parenterale: non somministrare aciclovir per endovena con infusioni rapide per ridurre il rischio di precipitazione renale del farmaco nei tubuli renali (formazione di cristalli di aciclovir). In caso di somministrazione endovena, l’aciclovir deve essere somministrato per infusione lenta di durata non inferiore all’ora. La somministrazione endovenosa di aciclovir richiede cautela in caso di pazienti con disturbi neurologici, disfunzioni renali o epatiche, anomalie elettrolitiche, ipossia.

Infezioni da Herpes simplex: nel trattamento delle infezioni da H. simplex, somministrare l’aciclovir alla comparsa dei primi sintomi e per periodi prolungati per ridurre il rischio di sviluppare forme virali latenti (insediamento del virus nelle cellule gangliari).

Epatite b: per le infezioni croniche di epatite B, si consiglia l’associazione di aciclovir ad interferone come farmaco di seconda scelta.

Farmaci nefrotossici: non è raccomandata l’associazione di aciclovir con farmaci nefrotossici.

Gravidanza: sebbene l’aciclovir non abbia evidenziato embriofetotossicità, la sua somministrazione in gravidanza richiede un’attenta valutazione dei benefici clinici e dei rischi potenziali.

Allattamento: la somministrazione di aciclovir durante l’allattamento al seno richiede cautela. L’aciclovir infatti è escreto nel latte materno, dove raggiunge concentrazioni pari a 0,6-4,1 volte i corrispondenti livelli plasmatici materni dopo somministrazione per via orale di 200 mg 5 volte/die. La concentrazione di aciclovir raggiunta nel latte materno potrebbe esporre il lattante a dosi massime di farmaco pari a 0,3 mg/kg/die.


Nota:
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