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Foglietto illustrativo
DENOMINAZIONE DELLA SPECIALITÀ MEDICINALE:
Deltacortene
(Prednisone)
COMPOSIZIONE
Compresse "mg 5"
Una compressa contiene:
Principio attivo: Prednisone mg 5. Eccipienti: Lattosio; Amido di mais; Cellulosa
microgranulare; Acido stearico.
Compresse "mg 25"
Una compressa contiene:
Principio attivo: Prednisone mg 25. Eccipienti: Lattosio, Amido di mais; Cellulosa
microgranulare; Magnesio stearato.
FORME FARMACEUTICHE E CONFEZIONI
- Astuccio di 10 compresse da mg 5 in blister.
- Astuccio di 20 compresse da mg 5 in blister.
- Astuccio di 10 compresse da mg 25 in blister.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Il prednisone appartiene alla categoria dei glucocorticoidi antireattivi. ll
prednisone non possiede di per sé un'attività biologica,
ma diviene attivo nell'organismo in quanto subisce una rapida conversione a
prednisolone, metabolita attivato dello steroide, provvisto di elevata
attività antiinfiammatoria.
TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Bruno Farmaceutici S.p.A.
Via delle Ande 15
00144 Roma
OFFICINA DI PRODUZIONE
Istituto Biochimico Nazionale Savio s.r.l.
Via del Mare. 36 – 00040 Pomezia (RM)
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Affezioni di interesse reumatologico come terapia aggiuntiva per la somministrazione
a breve termine (per far superare al paziente un episodio acuto o una riacutizzazione)
in: artrite reumatoide (casi particolari possono richiedere una terapia
di mantenimento a basse dosi), malattia di Still, spondiliti anchilosanti, artrite
gottosa acuta.
Malattie del collagene: durante una riacutizzazione o come terapia di mantenimento
in casi particolari di lupus eritematosus sistemico, dermatomiosite, periartrite,
cardite reumatica acuta.
Per controllare condizioni allergiche gravi o debilitanti non trattabili in
maniera convenzionale: asma bronchiale, dermatiti da contatto, dermatite atopica.
Sarcoidosi. Affezioni ematologiche: anemia emolitica acquisita (autoimmune),
per il trattamento palliativo di leucemie e linfomi degli adulti, leucemia acuta
dell'infanzia. Come coadiuvante nel trattamento della colite ulcerosa.
CONTROINDICAZIONI
Ipersensibilità ai componenti del prodotto, tubercolosi, ulcera peptica,
psicosi, herpes oculare simplex, infezioni micotiche sistemiche. Generalmente
controindicato in gravidanza e durante l'allattamento (vedi anche le Precauzioni
d'uso).
PRECAUZIONI D'USO
Nei pazienti in terapia corticosteroidea, sottoposti a particolare stress è
indispensabile un adattamento della dose in rapporto all'entità della
condizione stressante.
In corso di terapia prolungata e con dosi elevate, se si dovesse verificare
una alterazione del bilancio elettrolitico, è opportuno adeguare l'apporto
di sodio e di potassio.
I corticosteroidi aumentano l'escrezione di calcio.
Uno stato di insufficienza surrenale secondaria, indotta dal cortisonico può
essere contenuto con una riduzione graduale delle dosi. Questo tipo di insufficienza
relativa può persistere per mesi dopo la sospensione della terapia.
Quindi in qualsiasi situazione di stress, che si manifestasse in questo periodo,
dovrebbe essere istituita una adeguata terapia ormonica.
Nei pazienti ipotiroidei o affetti da cirrosi epatica la risposta ai corticosteroidi
può essere aumentata.
L'uso del DELTACORTENE nella tubercolosi attiva va limitato ai casi di malattia
fulminante o disseminata, nei quali il corticosteroide va usato con appropriata
terapia antitubercolare.
Se i corticosteroidi vengono somministrati nei pazienti con tubercolosi latente
o con risposta positiva alla tubercolina, è necessaria una stretta
sorveglianza in quanto si può verificare un'attivazione della malattia.
Nella corticoterapia prolungata questi pazienti devono ricevere un'adeguata
chemioprofilassi.
I corticosteroidi devono essere somministrati con cautela nei seguenti casi:
colite ulcerativa non specifica con pericolo di perforazione, ascessi e infezioni
piogene in genere, diverticolite, anastomosi intestinali recenti, insufficienza
renale, ipertensione, diabete, osteoporosi, miastenia grave.
I bambini sottoposti a prolungata corticoterapia devono essere strettamente
sorvegliati dal punto di vista della crescita e dello sviluppo.
Si veda anche alle "Interazioni medicamentose".
Uso in caso di gravidanza e nella primissima infanzia
Nelle donne in stato di gravidanza, durante l'allattamento e nella primissima
infanzia il prodotto va somministrato esclusivamente nei casi di effettiva
necessità e sotto il diretto controllo del medico.
INTERAZIONI MEDICAMENTOSE
Sebbene non siano note interazioni medicamentose e incompatibilità con
DELTACORTENE, tuttavia in corso di trattamento contemporaneo con: anticonvulsivanti
(fenobarbitale, difenilidantoina), alcuni antibiotici (rifampicina), anticoagulanti
(warfarin), broncodilatatori (efedrina) si suggerisce di aumentare la dose di
mantenimento del glucocorticoide.
In corso di trattamento contemporaneo con altri antibiotici (eritromicina, troleandomicina),
estrogeni o preparazioni contenenti estrogeni, si raccomanda di ridurre
la dose di glucocorticoide.
Nei pazienti con ipoprotrombinemia si consiglia prudenza nell'associare l'acido
acetilsalicilico ai corticosteroidi.
AVVERTENZE SPECIALI
I corticosteroidi possono mascherare alcuni segni di infezione e durante il
loro impiego si possono verificare infezioni intercorrenti. In questi casi va
sempre valutata l'opportunità di istituire una adeguata terapia antibiotica.
Durante la corticoterapia possono manifestarsi alterazioni psichiche di vario
genere: euforia, insonnia, mutamenti dell'umore o della personalità,
depressione grave o sintomi di vere e proprie psicosi. Una preesistente instabilità
emotiva o tendenze psicotiche possono essere aggravate dai corticosteroidi.
I pazienti sotto terapia corticosteroidea non devono essere sottoposti a
vaccinazione.
Altri procedimenti immunizzanti non vanno intrapresi in pazienti che ricevono
corticosteroidi, specialmente ad alti dosaggi, a causa di un aumentato rischio
di complicazioni neurologiche e di diminuita risposta anticorpale.
Effetti sulla capacità di guidare e sull'uso di macchine
Non sono note interferenze sulla capacità di guidare e sull'uso di macchine.
Per chi svolge attività sportiva: l'uso del farmaco senza necessità
terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività
ai test anti-doping.
Il medicinale non è controindicato per i soggetti affetti da malattia
celiaca.
DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE
Il DELTACORTENE è un medicinale che va somministrato per via orale: la
dose terapeutica d'attacco nell'adulto di peso medio corrisponde a mg 20-30
al giorno. Questa dose iniziale viene rapidamente ridotta nello spazio di tempo
di una settimana ad una dose di mantenimento che oscilla in media intorno ai
10 mg al giorno: possono essere richiesti anche dosaggi minori in rapporto al
peso corporeo ed all'età del paziente.
La posologia di mantenimento deve essere sempre la minima capace di controllare
la sintomatologia ed è comunque fissata dal medico curante che,
se incorrerà in una dose inadeguata assisterà alla ripresa graduale
dei disturbi. La riduzione posologica deve essere sempre graduale.
Per la somministrazione di dosi elevate in particolari forme ematologiche, dermatologiche,
ecc. si possono usare le compresse a dosaggio unitario maggiore da mg 25.
E' importante sottolineare che il fabbisogno corticosteroideo è variabile
e quindi la posologia va individualizzata, tenendo conto della malattia e della
risposta del paziente alla terapia.
Sovradosaggio
In caso di sovradosaggio acuto si raccomanda di effettuare, in concomitanza
con le misure abituali per l'eliminazione del farmaco non assorbito (lavanda
gastrica, carbone vegetale, ecc.), il controllo clinico delle funzioni vitali
del paziente.
EFFETTI INDESIDERATI
In corso di terapia cortisonica, specie per trattamenti intensi e prolungati,
possono manifestarsi alcuni tra i seguenti effetti:
- alterazioni del bilancio idro-elettrolitico che, raramente ed in pazienti
particolarmente predisposti, possono portare all'ipertensione e alla insufficienza
cardiaca congestizia;
- alterazioni muscoloscheletriche, quali osteoporosi, fragilità ossea,
miopatie;
- complicazioni a carico dell'apparato gastro-intestinale, che possono arrivare
fino alla comparsa o all'attivazione di ulcera peptica;
- alterazioni cutanee, quali ritardi nei processi di cicatrizzazione, assottigliamento
e fragilità della cute;
- alterazioni neurologiche quali vertigini, cefalea e aumento della pressione
endocranica;
- interferenza con la funzionalità dell'asse ipofisi-surrene, particolarmente
in momenti di stress; alterazioni della funzionalità endocrina, quali
irregolarità mestruali, modificazioni della fisionomia ("faccia
di luna"), disturbi della crescita nei bambini, diminuita tolleranza agli
zuccheri e possibile manifestazione di diabete mellito latente, nonché
aumentata necessità di farmaci antidiabetici;
- complicazioni di natura oculistica quali cataratta posteriore subcapsulare
ed aumentata pressione endoculare; - negativizzazione del bilancio dell'azoto.
È opportuno comunicare al medico curante qualsiasi altro effetto indesiderato,
non compreso nel presente foglio illustrativo, che si dovesse verificare durante
il trattamento.
DATA DI SCADENZA DEL MEDICINALE E CONSERVAZIONE
ATTENZIONE: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla
confezione esterna. Ricordare che la data di scadenza si riferisce al prodotto
in confezionamento integro, correttamente conservato.
Conservazione: Nessuna
speciale precauzione per la conservazione.
TENERE IL MEDICINALE FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI
DATA DELL'ULTIMA REVISIONE DA PARTE DELL'AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO:
Luglio 2011