Agonisti dei recettori 5-HT1B/1D: deve essere evitata la somministrazione concomitante di altri agonisti dei recettori 5-HT1B/1D (recettori della serotonina) nelle 24 ore successive al trattamento con zolmitriptan, per il rischio di addizione di effetti collaterali. Allo stesso modo deve essere evitata la somministrazione di zolmitriptan nelle 24 ore successive all’uso di altri agonisti 5-HT1B/1D.
Cimetidina, estroprogestinici, pizotifene: l’inibizione del citocromo P450 comporta un aumento dell’emivita e dell’esposizione sistemica di zolmitriptan e del suo metabolita attivo N-demetilato (N-demetil zolmitriptan). In caso di assunzione contemporanea, è raccomandata una dose giornaliera di 5 mg/die.
Ergotamina e derivati ergotaminici (metisergide): in caso di assunzione contemporanea si può verificare un aumento del rischio di vasospasmo coronarico. È preferibile attendere almeno 24 ore dall’assunzione di preparazioni contenenti ergotamina o derivati prima di somministrare zolmitriptan. Per lo stesso motivo, si consiglia di aspettare almeno sei ore dalla somministrazione di zolmitriptan prima di somministrare un prodotto contenente ergotamina.
Inibitori del CYP1A2 (es. fluvoxamina, fluorochinoloni): poiché lo zolmitriptan è metabolizzato dal citocromo CYP1A2 epatico, sostanze inibitrici di questo citocromo possono aumentare i livelli plasmatici di zolmitriptan. Non è noto se sia clinicamente rilevante; a scopo cautelativo è raccomandabile ridurre il dosaggio.
Inibitori delle MAO-A: nei pazienti che assumono o che hanno assunto nelle precedenti due settimane moclobemide si è osservato un incremento nell’esposizione a zolmitriptan (26%) e al suo metabolito attivo (di tre volte superiore). Pertanto, nei pazienti in terapia con un inibitore delle MAO-A (Monoamminoossidasi A), si consiglia di ridurre la dose di zolmitriptan del 50% (dose massima: 5 mg/die) e di non assumere moclobemide a dosi superiori a 300 mg/die (150 mg bid) (Stockley's Drug Interactions, 2002).
Paracetamolo: la somministrazione contemporanea di zolmitriptan, ritarda il Tmax (tempo impiegato per raggiungere il picco di concentrazione plasmatica massima) del paracetamolo di circa un’ora.
Propranololo: in caso di assunzione contemporanea di propranololo si verifica un aumento dell’AUC (esposizione sistemica) di zolmitriptan del 37% che non richiede un aggiustamento della dose. In caso di co-somministrazione devono comunque essere osservate le raccomandazioni legate alla capacità metabolica e alla clearence renale del paziente.
SSRI/SNRI: l’utilizzo di inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) o inibitori della ricaptazione della serotonina e della norepinefrina (SNRI) insieme allo zolmitriptan è stato associato a sindrome serotoninergica (stato mentale alterato con confusione, allucinazioni, instabilità autonomica del ritmo cardiaco, ipertermia maligna, nausea, vomito, sudorazione e anomalie neuromuscolari), che può richiedere una terapia di supporto adeguata (Evans et al., 2010). La fluoxetina (SSRI) non ha provocato alcuna interazione farmacocinetica con zolmitriptan (Stockley's Drug Interactions, 2002). In uno studio del 2018 che ha analizzato i dati relativi a più di 19mila pazienti trattati con SSRI o SNRI e triptani, l’incidenza di sindrome serotoninergica è risultata un evento raro, pari a 0-4 casi per 10mila persone anno di esposizione a triptani e antidepressivi (SSRI o SNRI) (Orlova et al., 2018).