In uno studio condotto a lungo termine su pazienti in trattamento per attacchi multipli di emicrania, l’8% (167 su 2,058 pazienti) ha abbandonato lo studio entro 1 anno a causa delle reazioni avverse.
Apparato respiratorio: (comuni: 1-10%) rinorragia (sanguinamenti nasali) e disturbi della cavità nasale, riniti non infettive.
Cardiovascolari: (comune: 1-10%) palpitazioni; (non comuni: 0,1-1%) tachicardia, aumento della pressione arteriosa; (molto rari: <0,01%) vasospasmo coronarico, infarto del miocardio, angina pectoris (Geraud, 1996; Dodick et al., 2002).
Centrali: (comuni: 1-10%) disturbi sensoriali come parestesie (sensazioni di formicolio) o iperestesie (ipersensibilità), vertigini, sonnolenza, sedazione, cefalea, sensazione di calore; (non comuni: 0,1-1%) agitazione, ansia, disturbi dell’umore, depressione, insonnia; (rari: 0,01-0,1%) allucinazioni, ischemia cerebrale.
Dermatologici: (rari: 0,01-0,1%) angioedema, orticaria, reazioni di ipersensibilità e anafilattiche.
Non è possibile stimare la frequenza esatta di queste reazioni o stabilire l’effettiva relazione con lo zolmitriptan in quanto sono state registrate dal sistema di segnalazione spontanea che non permette di definire adeguatamente la popolazione dal punto di vista numerico.
Gastrointestinali: (comuni: 1-10%) dolore addominale, diarrea, nausea, vomito, disfagia (difficoltà nella deglutizione), secchezza delle fauci; (molto rari: <0,01%) ischemia e infarto intestinale, infarto splenico.
Muscoloscheletrici: (comuni: 1-10%) debolezza muscolare, mialgia.
Urogenitali: (non comuni: 0,1-1%) poliuria, pollachiuria (emissione frequente di piccole quantità di urina); (molto raro: <0,01%) urgenza urinaria.
Sistemici: (comuni: 1-10%) astenia, senso di pesantezza, pressione o dolore a faringe, collo, mandibola, arti o torace (Earl, 1996; Zagami, 1997).